In Campania c’è attesa per le novità che stanno maturando sul Piano economico sociale della Regione Campania, che prevede uno stanziamento complessivo di 79 milioni di euro, mentre inizia ad avere una dimensione - 60 milioni di euro - la nuova rimodulazione del Programma di sviluppo rurale della Campania 2014-2020, in accordo anche con quanto recentemente proposto dalla Commissione Ue in tema di aiuti alle imprese agricole colpite dalla crisi generata dall’emergenza Covid-19.
 

Piano economico sociale, aspettando i bandi

Il 4 maggio si è tenuto il Tavolo Verde della Regione Campania e Nicola Caputo, consigliere delegato all’Agricoltura del presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca, ha condiviso con le organizzazioni professionali agricole le novità in arrivo e le proposte da queste formulate.

In particolare, è stato informalmente annunciato al Tavolo verde che ieri, martedì 5 maggio, sarebbe stato approvato il documento di indirizzo tecnico-giuridico per “il bando del bonus per gli imprenditori agricoli (50 milioni stanziati Ndr) e per i floricoltori (10 milioni Ndr.)" scrive Cia Campania in un suo comunicato stampa, nel quale se ne anticipano anche alcuni particolari, che vedono i Centri di assistenza agricola protagonisti insieme ai Supercaa di questa partita.

Ma fino ad oggi non sono giunte conferme ufficiali da Palazzo Santa Lucia e dall’assessorato agricoltura dell’avvenuta approvazione di questo documento, che dovrebbe per altro prevedere l'atto di indirizzo anche per gli altri bandi. Infatti, di avvisi da emanare ne restano altri due in verità, per complessivi 19 milioni, e destinati agli allevatori bufalini – 9 milioni per le misure di biosicurezza negli allevamenti colpiti da zoonosi e 10 milioni per gli allevatori che hanno conseguito mancate vendite di latte e che possono polverizzare il latte in eccesso, dietro compenso di un euro al litro – ma al momento non sembrano essere ancora all’ordine del giorno.
 

Psr, prove tecniche di rimodulazione

Cia Campania ha inoltre avanzato la proposta, condivisa dalla Regione, di utilizzare i fondi non impegnati del Psr Campania 2014-2020 ed eventuali economie del programma per circa 90 milioni di euro in modo da scorrere l'overbooking del Progetto integrato giovani (startup per i giovani), tipologie d'intervento 6.1.1 e 4.1.2 del Psr e la tipologia 4.1.1 destinata all’ammodernamento delle imprese agricole. “In questo modo – ha commentato Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania– potrà essere finalmente data risposta alle aziende e ai giovani che aspettano da tre anni”.

Importante è anche l'impegno della Regione sulla misura 13, per l'indennità compensativa, a trovare le somme per rimpinguare le risorse attuali della misura fino al raggiungimento della copertura totale del premio diretto alle imprese agricole.

Cia Campania ha proposto di velocizzare anche con correttive manuali le tante istruttorie inerenti le domande sulle misure a superficie degli anni 2017, 2018 e 2019. Questa sarebbe un’altra boccata d’ossigeno per le aziende agricole in questo periodo difficile. “Queste azioni ci aiuterebbero a mettere in modo un comparto e le economie locali dei territori”, conclude il presidente di Cia Campania Mastrocinque.
 

Settore vino, verso la vendemmia verde

Per il settore vitivinicolo la Cia Campania ha proposto alla Regione di aprire l’azione vendemmia verde dell’Ocm vitivinicola e di attuare la misura della raccolta verde per il comparto vitivinicolo e ortofrutticolo. Per le risorse finanziarie per attuare queste azioni si possono modificare i piani delle Ocm spostando fondi impegnati attualmente sulla promozione dei vini.