In relazione all'ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, emanato il 22 marzo scorso e battezzato "Chiudi Italia", è stata redatta anche la lista dei codici Ateco, acronimo di ATività ECOnomiche, autorizzati a operare nonostante la serrata generale.
Trattasi di codici identificativi alfanumerici che seguono una classificazione adottata dall'Istat. I codici Ateco servono in sostanza a classificare le attività a livello contributivo.
Nella lista di attività permesse dalle ultime disposizioni figurano anche alcuni codici Ateco relativi all'agricoltura. Per esempio sono autorizzati a operare coloro che siano afferenti al codice Ateco 01, relativo alle coltivazioni agricole e alle produzione di prodotti animali. In sostanza, possono restare attivi gli agricoltori e gli allevatori. Parimenti resteranno operativi i costruttori di macchine agricole e per la silvicoltura (Ateco 28.3). Anche le industrie di prodotti chimici continueranno a operare (Ateco 20).
Fra le attività commerciali, invece, restano aperti i commercianti all'ingrosso di materie prime agricole e animali vivi (Ateco 46.2), nonché i commercianti all'ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori (Ateco 46.61).
In sostanza, potranno essere acquistati fertilizzanti, agrofarmaci, utensili e macchine agricole, come pure le sementi.
Si attendono ora ulteriori sviluppi, dal momento che la situazione appare alquanto fluida, mutando le condizioni quasi di giorno in giorno. Il tutto, in attesa che i prossimi mesi vedano la sconfitta del Covid-19 e il ritorno alla normalità della vita in Italia. Anche se difficilmente ci si potrà dimenticare in fretta di quanto è successo. Come pure si spera non possa essere dimenticato quanto gli agricoltori e tutte le filiere siano e restino pilastri irrinunciabili su cui il Paese deve continuare a poggiare, specialmente nei momenti di crisi. Ieri come oggi, oggi come domani.
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