A comunicarlo è la stessa regione, che ha pubblicato la prima graduatoria del bando 2018 che si è chiuso a dicembre dello scorso anno a cui sono seguite 191 domande di finanziamento.
In totale i nuovi agricoltori avranno a disposizione di 16 milioni di euro che andranno a sostenere investimenti per oltre 31 milioni, con un contributo massimo di 250mila euro ad azienda.
In particolare il bando prevedeva finanziamenti per investimenti produttivi o per l'ampliamento delle superfici, per l'adozione del metodo di agricoltura biologica, per l'adozione di misure di benessere animale e di misure mirate a ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici, e per intraprendere progetti che vadano verso la multifunzionalità della azienda, lo sviluppo di attività aziendali post raccolta e l'innovazione tecnologica.
Come ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Anna Casini questa prima graduatoria riguarda un centinaio di domane e ha ammesso a finanziamento 67 richieste su 78 ammissibili, e ne ha ritenuto non ammissibili una trentina.
L'obiettivo della regione, come ha dichiarato Anna Casini, è quello di cercare di finanziare tutte le richieste possibili, con le risorse che si renderanno man mano disponibili, considerando un valore aggiunto per l'agricoltura marchigiana e per la rinascita delle aree terremotate investire sulle potenzialità delle nuove generazioni.