Il dato veramente interessante emerge da una recente indagine effettuata da UnionCamere, dove risulta che:
1) le nuove e piccole imprese nell'agricoltura e all'agroalimentare funzionano frequentemente di più rispetto ad altri settori;
2) che spesso il Sud ha risultati migliori rispetto al Nord nella sopravvivenza delle startup;
3) che i giovani che si dedicano con profitto all'impresa sono innovatori e preparati; cercano spazi di mercato utilizzando le nuove tecnologie e prediligendo la sostenibilità.
Come appunto, ma non solo, i giovani fratelli Vita.
In Italia vi è un patrimonio incredibile di giovani, pochi, ma preparatissimi. Questi stanno alimentando una diaspora verso l'estero che non ha precedenti nella pur travagliata storia nazionale: quella dell'emigrazione colta.
Proviamo a rallentare l'emorragia.
L'agricoltura e l'agroalimentare hanno bisogno della filiera colta.