Ritardi che in alcuni casi arrivano fino a tre anni dal momento che riguardano pagamenti di annualità dal 2015 al 2017.
Un problema grave di cui i rappresentati politici e agricoli umbri avevano già affrontato a settembre in un incontro con i vertici di Agea, e che ora è tornato all'ordine del giorno del tavolo verde riunito a Perugia nei giorni scorsi.
Le organizzazioni agricole hanno sottolineato le situazioni di forte difficoltà finanziaria in cui versano numerose imprese a causa dei ritardi nei pagamenti dei contributi e da parte sua l'assessorato regionale ha comunicato di aver già richiesto un nuovo incontro urgente con i vertici di Agea e di aver sottoposto la questione sia in sede di Commissione politiche agricole delle regioni, sia direttamente al rappresentante del Mipaaf.
Al nuovo incontro l'Umbria si presenterà compatta, rappresentanti dell'assessorato e del mondo agricolo, per sollecitare che al più presto si sblocchino le procedure dei pagamenti degli arretrati, portando i pagamenti a regime entro il 2018.
Un problema che accomuna anche altre regioni, ma particolarmente sentito in quelle del Centro Italia che hanno dovuto anche affrontare il dramma e le difficoltà del terremoto, e anche in una regione come l'Umbra che è la seconda regione italiana, dopo il Veneto, con il più alto livello di spesa già erogata del Psr 2014-2020, con oltre 178 milioni già messi a disposizione delle varie misure.
All'ordine del giorno del tavolo verde anche il progetto speciale per il settore olivicolo-oleario dell'Umbria che definirà le possibili azioni da mettere in campo per la salvaguardia e il rafforzamento dell'olivicoltura e della produzione oleicola di qualità.
Un progetto che l'assessorato regionale vuole avviare in tempi rapidi, con la costituzione di un gruppo ampio di tecnici e un più ristretto comitato tecnico-scientifico.