Il mercato delle zucche a gonfie vele anche sul fronte dell'export, mentre si fa largo la coltivazione della canapa.

Dove sono arrivate le gelate primaverili il raccolto di noci è dieci volte inferiore al normale. Ancora giù il prezzo del grano duro e per lo zucchero le speranze di una ripresa sono incerte.

L'export continua a trascinare i successi del vino, che ora percorre tutte le vie, comprese quelle dell'e-commerce.

I prosciutti recuperano sui mercati esteri, ma per i polli arriva lo stop della Cina, a causa dell'influenza aviaria. Intanto la Francia mette le etichette nutrizionali e a farne le spese sono i nostri formaggi.

Con il nuovo anno gli insetti potranno entrare nel circuito alimentare e c'è chi si prepara a scalare questo mercato.

Questi alcuni degli argomenti incontrati sulle pagine dei giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio nelle righe che seguono.


Bene zucche e canapa...

Le buone notizie si fermano alla produzione di zucche e di canapa. La prima aiutata da Halloween, ricorrenza d'importazione e dal contenuto commerciale, la seconda dalla continua ricerca di nuove colture in grado di promettere (e solo forse di mantenere) un reddito più accettabile per chi si dedica alle fatiche nei campi.

Così dalle pagine de “Il Tempo” del 29 ottobre si apprende che la produzione di zucche in Italia va a gonfie vele e raccoglie soddisfazioni anche sui mercati esteri, dove il prodotto italiano è apprezzato.

Della coltivazione della canapa si occupa il 27 ottobre “La Provincia di Como”, che racconta l'esperienza di alcuni giovani agricoltori impegnati nella coltivazione di una varietà di canapa priva di effetti psicotropi e dunque coltivabile senza incorrere in illeciti.
Non è l'unico esempio e la “Stampa” del 28 ottobre parla di un vero e proprio boom per questa coltivazione, mentre si lamenta la scarsa produzione a fini medicali, cosa però riservata alle aziende autorizzate e controllate dallo Stato.


… male tutti gli altri

Poi è una sequenza di notizie negative, a iniziare dal raccolto di noci, che in provincia di Feltre è ridotto al lumicino. Lo spiega “Il Gazzettino” del primo novembre lamentando il crollo della produzione, appena un decimo rispetto alle normali stagioni, a causa delle gelate primaverili.

Nello stesso giorno una breve notizia pubblicata da “Il Sole 24 Ore” commenta l'ennesimo calo del prezzo del grano duro.
Eppure ne produciamo poco e quello che serve dobbiamo importarlo, non sempre di qualità eccellente. Così la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 27 ottobre anticipa i contenuti di Report, nota trasmissione televisiva che si è recentemente occupata di questo tema.

Anche le quotazioni dei terreni sono in flessione, lo confermano le analisi pubblicate da “Libero” del 29 ottobre. Nonostante il momento sia favorevole, le compravendite non decollano.

Per lo zucchero si guarda con apprensione a come evolverà il mercato dopo l'addio alle quote produttive. L'argomento è preso in esame il 28 ottobre da “Il Sole 24 Ore”, che evidenzia la forte contrazione del settore in Italia, dove si produce appena il 20% del fabbisogno nazionale. Ma ci sono le risorse per immaginare una ripresa del settore.


Ci salva l'export

Un aiuto alle produzioni agroalimentari italiane arriva dall'export, dove continuano a macinare record i nostri vini, Prosecco in testa. Così il “Corriere della Sera” del 30 ottobre descrive i buoni risultati raggiunti da questo vino sui mercati stranieri e anticipa i progetti per il futuro, che prevedono uno stop all'impiego di alcune principi attivi, come il contestato glifosate, poi il folpet e il mancozeb.

Un altro vino "con le bollicine" guarda con attenzione ai mercati esteri. In questo caso si tratta del Lambrusco e dell'accordo descritto da “Italia Oggi” del 27 ottobre per la distribuzione in Cina attraverso i canali dell'e-commerce gestito da Alibaba.

Fra i vini che puntano sulle esportazioni c'è poi il Pinot grigio, forte di un recente maxi-ordine dagli Usa del valore di 75 milioni di euro, notizia che si apprende dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 28 ottobre.


Carne e formaggi

Grazie all'export, scrive “QN” del 30 ottobre, si è arrestata la caduta dei consumi di carne in particolare per i prosciutti. Che ci sia una ripresa dei consumi di carne lo conferma il 2 novembre “Il Sole 24 Ore”, analizzando l'andamento sia dei prodotti conservati, sia del fresco.

Battuta d'arresto al contrario per le nostre esportazioni di prodotti avicoli verso Hong Kong. Ma in questo caso, si legge su “Il Giornale” del 31 ottobre, il blocco è dovuto agli episodi di influenza aviaria registrati in Lombardia che hanno indotto le autorità sanitarie di Hong Kong a decretare il blocco delle importazioni.

Altra preoccupazione giunge dal mondo dei formaggi, dopo la decisione francese di attivare nuove etichette nutrizionali che penalizzano le nostre produzioni casearie. Ne parla “Il Sole 24 Ore” del 2 novembre, ricordando che la Francia rappresenta la terza area di sbocco per il nostro export.


Un po' di aiuti

Sull'altro fronte, quello delle importazioni, la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 27 ottobre raccoglie l'appello del Consorzio nazionale degli olivicoltori che chiede di sospendere le importazioni di olio extra comunitario, in particolare quello di provenienza tunisina.

Una richiesta che presumibilmente incontrerà molte resistenze per essere accolta, mentre sono già certi gli sgravi Inps per il lavoro agricolo nel caso dei giovani.
I dettagli si possono leggere il 31 ottobre su “Italia Oggi”.

Altra conferma arriva da “Il Sole 24 Ore” del 27 ottobre in merito agli aiuti a fondo perduto per gli interventi di innovazione in agricoltura, per i quali sono stanziati 24 milioni di euro.


Il grillo nel piatto

Si avvicina il primo gennaio, data che vedrà il via libera all'impiego degli insetti nell'alimentazione animale e in qualche caso per quella dell'uomo.

Un appuntamento al quale hanno hanno prestato attenzione molti giornali e fra questi “La Verità” del 29 ottobre, che esprime qualche perplessità per gli elevati prezzi di questi nuovi alimenti. Un commento lo si può leggere anche sul settimanale “L'Espresso” in edicola nello stesso giorno.

La Stampa” del primo novembre propone ai suoi lettori un servizio su un'azienda bolognese che già oggi si dedica alla produzione di insetti e che si dice pronta a cogliere le nuove opportunità che arriveranno dalle nuove norme.

Questo articolo fa parte delle collezioni: