La kermesse a marzo ha reso per tre giorni Ostuni, nel Brindisino, epicentro internazionale del movimento olivicolo biologico, con in gara 350 oli di 15 paesi valutati dalla giuria internazionale (30 esperti di vari continenti), mostra degli oli in concorso, momenti tecnici, una sezione sulle innovazioni, corsi di assaggi, laboratori, degustazioni e itinerari.
Mercoledì, in via XX Settembre n 20 alle 11.30 saranno premiati i vincitori di quest’anno: ai vertici dell’annata olivicola bio, sul gradino più alto il laziale “Olivastro” dell’azienda Quattrociocchi di Alatri (Frosinone); secondo, il “Francibio” prodotto da Franci a Montenero d’Orcia (Grosseto); terzo, il biodinamico andaluso “Finca La Torre - Hojiblanca”.
Premi anche per il vincitore del Premio BiolPack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e marketing), il total white dello spagnolo “Egregio”, giudicato “Puro, semplice, efficace”; per il vincitore del BiolKids (progetto che con percorsi formativi e laboratori d’assaggio di oli bio ha coinvolto in sette regioni oltre 1.300 ragazzi di 27 scuole primarie), ossia il pugliese “Picholine” della fasanese Profumi di Castro - Adriatica Vivai, risultato il preferito dal baby panel che ha affiancato i giurati senior per assegnare il riconoscimento; e per i tanti vincitori, infine, dei Biol Territorio, eccellenze per aree geografiche italiane ed estere (dettagli sul sito Biol).
Nell’occasione sarà presentata in anteprima l’ultima edizione della Guida mondiale dei migliori extravergini bio, con schede e profili sensoriali dei vincitori e degli oli aggiudicatisi le Medaglie Extragold: di fatto, una summa del panorama bio-olivicolo mondiale, che sarà poi presentata anche nelle principali fiere internazionali, dal BioFach di Norimberga al Sana di Bologna.
Il Premio Biol è patrocinato da ministero delle Politiche agricole, Ifoam, AgribioMediterraneo, Associazione BiolItalia e Consorzio Puglia Natura.
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Fonte: Biol