Nella giornata di ieri, 9 maggio 2017, la Giunta della Regione Puglia ha approvato il "Piano di azione per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa" elaborato in esecuzione della decisione Ue/789/2015 autorizzando, per l'esercizio finanziario 2017, la spesa di 3 milioni e 885mila euro.
Lo ha reso noto la Giunta pugliese in una nota a chiusura dei lavori dell'esecutivo regionale.
La Regione Puglia aveva già adottato con atto di Giunta del 7 aprile 2017 i contenuti normativi delle nuove misure fitosanitarie per contenere la diffusione della Xylella fastidiosa sul territorio regionale. Con questo ulteriore passaggio il Piano d'azione può dirsi pienamente operativo.

Intanto in Puglia c'è attesa per la decisione che potrebbe prendere la Commissione Ue dopo la metà del mese di maggio sulle deroghe alla decisione Ue/789/2015. Perché deve riunirsi il Comitato di sorveglianza sulla Xylella per valutare se consentire il reimpianto di varietà resilienti alla Xylella e liberalizzare i vivaisti che allevano barbatelle per il comparto vitivinicolo.
Intanto aumentano le tensioni tra gli agricoltori: a fronte di 800 piante infette finora censite dall'Osservatorio fitopatologico della Regione Puglia, potrebbero essere state infettate 10 milioni di piante, secondo stime dell'assessorato all'Agricoltura, con un danno incalcolabile all'economia agricola pugliese.

Gli abbattimenti degli olivi infetti previsti dal Piano di azione della Puglia sono limitati a quelli individuati nell'area definita indenne dal ministero per le Politiche agricole. Mentre le piante nel raggio dei cento metri da quelle infette sono soggette a potatura.
Per contenere il batterio killer dell'olivo il provvedimento si concentra sulle misure fitosanitarie e agronomiche rivolte contro l'insetto vettore, la cicalina sputacchina, e le piante potenzialmente colpite, mediante la potatura dei rami esposti al contagio, allo scopo di ridurre la superficie esposta a contagio.
 
Le misure fitosanitarie adottate dalla regione sono meglio descritte in questo articolo di AgroNotizie.

A Bruxelles, intanto, si riunisce tra il 15 ed il 16 maggio il Comitato di sorveglianza sulla Xylella: dall'esito di questo incontro, che dovrebbe recepire anche un parere dell'Efsa, si capirà se le promesse fatte alla Regione Puglia da Vytenis Andriukaitis, Commissario Ue per la Sanità, saranno mantenute.

Tra le richieste, quelle più importanti, riguardano la possibilità di derogare al divieto di reimpianto degli olivi in area infetta, a patto di utilizzare le cultivar che si sono già rivelate resilienti (Leccino e Favolosa), e di prevedere una norma per quelle che si potrebbero rivelare tali in futuro.
Nella stessa norma di deroga dovrebbe essere compresa quella che consente di curare gli olivi monumentali infetti con gli innesti.

Altro tassello riguarda la gestione dei vivai, che allo stato non sono ancora nelle condizioni di movimentare in piena libertà le barbatelle.

Altra richiesta fatta dalla Regione Puglia riguarda i fondi: ha chiesto più soldi all'Unione europea per gestire i monitoraggi e fare fronte alla ricerca che, come si è visto, è essenziale per combattere il patogeno.