Gli abbattimenti degli olivi infetti saranno limitati a quelli individuati nell’area definita indenne dal Mipaaf. Mentre le piante nel raggio dei cento metri da quelle infette saranno soggette a potatura. Per contenere il batterio killer dell’olivo il provvedimento si concentra sulle misure fitosanitarie e agronomiche rivolte contro l’insetto vettore, la cicalina sputacchina, e le piante potenzialmente colpite, mediante la potatura dei rami esposti al contagio, allo scopo di ridurre la superficie esposta a contagio.
“Le misure fitosanitarie sono state adottate dalla Regione nel rispetto di quanto disposto dal decreto di conferma dell’ordinanza di sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce e dalle ordinanze del Tar Lazio, in attuazione della Decisione UE/2015/789 e del Decreto ministeriale del 19 giugno 2015" sottolinea un comunicato stampa della Regione Puglia.
Al termine di un ampio percorso di condivisione che ha coinvolto anche i ricercatori e tecnici della Task force, l’Osservatorio fitosanitario della Puglia ha predisposto una serie di misure “che offrono massima attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e degli olivi monumentali tramite interventi che minimizzano l’impatto ambientale e tutelano il paesaggio" è scritto ancora nel comunicato.
Il calendario di esecuzione delle misure per la lotta alla Xylella tiene conto della biologia del vettore di trasmissione del batterio (la sputacchina) e della fenologia delle piante e sono articolate in base allo status fitosanitario delle specifiche zone delimitate con l’ultima Determinazione del dirigente del Servizio fitosanitario regione n. 23/2016.
“Le misure sono differenziate in funzione della zona di riferimento - continua il documento - e si basano principalmente sulle lavorazioni superficiali del terreno, al fine di abbattere gli stadi giovanili della sputacchina e sulle potature della parte aerea delle piante di olivo per contenere la fonte di inoculo, laddove le piante sono infette, o per ridurre la trasmissione delle infezioni nelle zone indenni. Gli interventi fitosanitari sono limitati solo nel periodo primaverile-estivo e autunnale".
Infine, particolare attenzione è stata dedicata all’adozione di misure fitosanitarie che potessero essere compatibili con le misure previste dal nuovo Programma di sviluppo rurale della Puglia 2014-2020, in particolare la misura 5 e la Sottomisura 10.1 appena pubblicata
“Abbiamo approvato in Giunta le misure per il contenimento della Xylella - ha detto il presidente della Regione Michele Emiliano a margine della conferenza stampa di venerdì - Le nostre scelte tendono ad accogliere le istanze arrivate dai coltivatori e dalle associazioni che vogliono tutelare gli ulivi, e mirano a proteggere l’ambiente e gli ulivi secolari”.
“Per fermare l’insetto vettore, responsabile dell’espansione della malattia, la cosa più importante adesso che è cominciata la stagione primaverile è che tutti gli agricoltori, immediatamente, provvedano alle buone pratiche agronomiche indicate dal provvedimento, come lo sfalcio delle erbe, le potature e le arature necessarie" ha affermato Emiliano
In particolare Emiliano si sofferma sulle azioni necessarie nella zona infetta e in quella indenne: "Nella zona infetta c’è l’obbligo di potare le piante. Nelle zone indenni, laddove troveremo una pianta infetta, quella pianta va espiantata e gli ulivi che le sono intorno nei 100 metri dovranno essere potati, per evitare l’espansione dell’infezione. Attraverso il Piano di sviluppo rurale daremo supporto economico agli agricoltori per le potature”.
Capitolo a parte gli olivi monumentali, che andranno tutelati: "Gli ulivi monumentali invece non possono essere toccati, anche se infetti, devono essere tutelati, potati accuratamente e protetti, al fine di non far estendere l’infezione. Anche per questi interventi la Regione, attraverso il Psr, ha previsto un sostegno economico" ha detto ancora Emiliano.
“Nella speranza che al più presto si possa trovare una cura per la Xylella è importante rispettare queste pratiche. Questo provvedimento tiene insieme tutti gli elementi emersi dalla Task force anti-Xylella e le istanze di prudenza che erano venute dalla comunità, che non intendeva privarsi del suo patrimonio arboreo costituito da ulivi secolari che, ove fossero stati abbattuti ogni 300 metri dalle piante infette, avrebbero determinato uno sterminio insostenibile" ha concluso il presidente della Puglia.