Comitato che si è riunito per la prima volta ad Arezzo, presso il centro direzionale dell'Asl Sud Est, alla presenza dell'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi e del direttore generale della Asl aretina Enrico Desideri.
Alla riunione di Arezzo hanno partecipato l'Istituto superiore di sanità, l'Università di Siena e di Firenze, l'Accademia dei Georgofili, la Direzione agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana, l'Asl Sud Est, l'Ispo - l'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica - e l'Arpat - l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana.
Questo primo incontro è servito a valutare i risultati dei progetti realizzati fino ad oggi e gli ulteriori approfondimenti sul tema.
I progetti sono stati focalizzati a indagare l'impatto ambientale delle coltivazioni di tabacco a seguito di segnalazioni pervenute dalla società Aboca, operante in Valtiberina nel campo di prodotti biologici.
Indagini che hanno fino ad ora hanno messo in luce una condizione abbastanza contenuta sia dal punto di vista dell'impatto sanitario che ambientale.
I necessari ulteriori approfondimenti che il Comitato tecnico scientifico valuterà nei prossimi mesi, saranno indirizzati in modo particolare a sostenere le attività di informazione e formazione delle aziende che operano nell'ambito agricolo sulle corrette modalità di impiego delle attrezzature per i trattamenti con i fitosanitari.
Questi progetti saranno oggetto di iniziative pubbliche di informazione rivolte alle comunità locali ed ai sindaci dei comuni interessati.
Altri approfondimenti riguarderanno l'impatto sulla salute della popolazione, in particolare attraverso il monitoraggio delle acque e degli alimenti destinati al consumo umano e dei lavoratori addetti alla tabacchicoltura, compresa l'esposizione a nicotina in relazione sia alle lavorazioni manuali del tabacco che alle fasi di essiccazione.
L'assessore Remaschi ha sottolineato l'importanza di questo tipo di approccio, perché per la prima volta vengono messe insieme competenze che vanno dall'agricoltura all'ambiente, alla sanità, con il supporto delle università.
Un modo di operare che potrà essere preso a riferimento per la realizzazione dei piani di sviluppo agricolo e per l'uso sostenibile dei fitosanitari su tutto il territorio regionale, ha concluso l'assessore.
Speriamo che i risultati siano altrettanto positivi.
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Fonte: Regione Toscana