Con la firma del decreto è quindi operativo il Comitato di coordinamento formato dai rettori delle Università milanesi, dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Cnr, dal presidente e dal direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia, oltre che da due rappresentanti di Mef e Miur. Lo Human Technopole sarà strutturato in sette centri (medical genomics, neurogenomics, agri-food and nutrition genomics, data science, computational life sciences, analysis, decision and society, nano science and technology) oltre che da tre “facilities condivise” (central genomics, imaging, data storage e high performance computing).
“La firma del decreto è il primo passo operativo verso la realizzazione di Human Technopole – sottolinea il ministro Martina – vengono infatti stanziati 80 milioni di euro in precedenza ai già 50 milioni che il Governo aveva messo sul piatto per entrare come socio in Arexpo. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra perché, accanto all’Itt, abbiamo lavorato con le tre università pubbliche di Milano, oltre ad aver inserito nel team il Cnr e l’Istituto superiore di sanità. I prossimi due anni saranno cruciali per la prosecuzione del progetto”.
“Nel gennaio 2017 contiamo di porre già la prima pietra per la realizzazione del tecnopolo – continua Martina –. Credo davvero che l’area di Expo possa diventare a tutti gli effetti una grande piattaforma per lo sviluppo della ricerca in grado di mettere ancora una volta Milano, la Lombardia e l’Italia al centro del panorama mondiale per la ricerca”.
Le prossime tappe sono la definizione dell’entità giuridica di Human Technopole entro dicembre 2016, mentre per gennaio 2017 dovrà partire il bando per i lavori e la call internazionale per il direttore scientifico e per i direttori dei centri Ht. Per febbraio 2019 l’obiettivo è invece quello della piena autonomia operativa di Human Technopole dopo i 24 mesi di startup.
Dal punto di vista organizzativo, il progetto prevede l’insediamento nell’area di Expo a Milano di un’infrastruttura centrale di laboratori, che a regime occuperà 1500 persone, fra ricercatori, tecnici e amministrativi. Fra i temi che saranno studiati, in particolare per quanto riguarda l’agroalimentare, il centro di Agri-food e Nutrition Genomics sarà la struttura in cui i migliori esperti del settore agroalimentare, nutrizione e salute potranno lavorare a una corretta nutrizione preventiva all’insorgenza di malattie degenerative.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali
Autore: Lorenzo Pelliconi