Sarà un’ottima annata, quella 2015-2016, per l’olio d’oliva. Olio italiano ma soprattutto pugliese e tarantino. A sostenerlo è Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto, che legge con soddisfazione l’arrivo dei primi dati relativi alla campagna olearia in corso.
 
"Già le stime di settembre – spiega Lazzàro – parlavano di una crescita del 46% della produzione nazionale, valutata prudenzialmente intorno alle 300mila tonnellate. Ora, man mano che arrivano i dati reali, possiamo dire che quest’annata manderà definitivamente in soffitta il pessimo 2014, segnando la netta ripresa del prodotto italiano e, in particolare, di quello pugliese e tarantino.
La produzione in Puglia cresce del 45% e a Taranto siamo in linea, visto che stiamo registrando un incremento intorno al 35%. Numeri che confermano e rinforzano la leadership nel settore, basti pensare che due terzi dell’olio d’oliva italiano e quindi della qualità che lo rendono eccellente sono fatti da noi in Puglia".

 
La Puglia, già a settembre, era attesa attestarsi ad una produzione di olio di olive intorno alle 135mila tonnellate di olio, che sembra a questo punto ampiamente confermata dalle stime di Confagricoltra Taranto. Un risultato che è frutto dell’impegno di migliaia di produttori, piccoli, medi e grandi.

"E’ “il popolo degli oliveti” – rimarca Lazzàro – che col suo lavoro rende possibile questi exploit. Solo a Taranto esistono quasi 29mila aziende, di ogni dimensione, che coltivano olive da olio e poco meno di 800 impegnate nella produzione di olive da tavola: è questa la fotografia scattata dall’Istat, che ci restituisce la complessità e la varietà del nostro settore che abbraccia uno spettro ampio di capacità produttiva, dall’autoconsumo ai marchi di grande qualità".

In più, a innescare questa marcata crescita produttiva, ci hanno pensato le favorevoli condizioni climatiche che hanno permesso fioritura, allegagione e fruttificazione ottime.

"La ripresa produttiva non basta – sottolinea Lazzàro – Va difesa con le unghie e con i denti, perché l’olivicoltura pugliese non deve soltanto contrastare la Xylella fastidiosa. I “nemici” del nostro olio buono si annidano ovunque, per questo non bisogna mai abbassare la guardia rispetto a contraffazioni, falsificazioni e truffe, che danneggiano in modo pesante il nostro settore".
 
Il presidente di Confagricoltura Taranto, infine, sul Piano olivicolo varato dal Governo, dice: "Dobbiamo puntare sulle potenzialità del nuovo programma che, per il prossimo triennio, stanzia 32 milioni di euro a favore della modernizzazione del settore e dell’incremento della produzione".