"Il settore ortofrutticolo sta cambiando - spiega Ilenio Bastoni, presidente di Origine Group e direttore di Apofruit - ed era quindi necessario modificare il nostro approccio come aziende. Abbiamo così deciso di unire le forze e presentarci sui mercati internazionali con un unico marchio e con un'unica cabina di regia, in grado di coordinare i vari uffici commerciali. Per due prodotti, pere e kiwi, siamo già pronti per affrontare i mercati di tutto il mondo. Prossimamente lo faremo anche per gli altri. Vendere i prodotti italiani all'estero è una bella sfida in quanto puntiamo a mercati nuovi e inesplorati come quelli dell'estremo Oriente".
"Origine nasce con gli obiettivi di aggregarsi - gli fa eco Federico Milanese, coordinatore operativo di Origine Group - per creare politiche di marca, sviluppare nuovi mercati, gestire meglio il prodotto, valutare nuove varietà. Abbiamo partecipato ad alcune fiere in Asia per farci conoscere e abbiamo già allacciato rapporti costruttivi per esportare pere e kiwi in Cina. E' una bella sfida, ma con prodotti di alta qualità le porte si aprono. Continueremo a presentare il progetto a buyer e operatori durante alcune importanti fiere internazionali: Pma di Atlanta, Wop di Dubai e Fruit Logistica di Berlino allo scopo di aprirci ulteriori mercati".
Un momento della conferenza stampa di Origine Group all'interno di Macfrut 2015 di Rimini (Foto ®AgroNotizie)
"Questa alleanza vuole essere snella - prosegue Alberto Garbuglia, consigliere delegato di Origine group -, vuole mettere a frutto la professionalità e le conoscenze delle aziende che la formano mantenendone intatto il legame del territorio e le sue specificità, creare sinergie tra i vari uffici commerciali, aiutarsi nello sviluppo di nuove varietà. Per poter competere all'estero era necessario consolidare l'organizzazione, dare continuità del prodotto e puntare sulla qualità: solo giocando di squadra era possibile farlo. Oggi Origine rappresenta il 30% dell'intero export ortofrutticolo italiano. Vogliamo far mangiare bene i nostri consumatori: bene perché è buono, bene perché è sano. Abbiamo deciso di partire con kiwi e pere, essendo frutta invernale e quindi più facilmente gestibile: ad oggi abbiamo 120 mila tonnellate di kiwi e 100 mila tonnellate di pere.
Ma servono anche delle novità e per questo abbiamo acquisito i diritti per un nuovo kiwi a polpa rossa che si chiama HFR18*: è molto dolce e va incontro ai gusti del consumatore moderno. Al momento verranno impiantati 20 ettari in Italia. Il primo obiettivo è raggiungere nei prossimi 5 anni i 400 ettari. Pensiamo di avere in mano una vera e propria Ferrari che dovremo imparare a guidare".
Un pensiero finale al concetto di fare squadra da parte di Ilenio Bastoni: "Abbiamo scelto di creare una nostra figura aggregativa rimanendo fuori dal progetto Opera, perché abbiamo idee e strategie diverse: loro prediligono il prodotto, noi la gamma di prodotto. Non possiamo essere uniti da una parte e poi farci la guerra dall'altra. E' necessario essere uniti nel vero senso della parola, creando strategie e politiche comuni. Si parte con kiwi e pere, ma nei prossimi anni vogliamo allargare il progetto a tutto il settore ortofrutta. Siamo comunque aperti a nuove adesioni".