Riuscireste ad immaginare di fare a meno del caffè? E di fragole, pomodori, frutti di bosco, pesche? Senza insetti impollinatori molti ingredienti della nostra cucina non esisterebbero. Un modo per salvare le api e le nostre prelibatezze esiste: è l’agricoltura ecologica. Lo afferma Greenpeace dopo la pubblicazione del rapporto “A come ape. Un’agricoltura senza agrofarmaci è possibile”, presentato ieri a Roma insieme allo chef Antonello Colonna al ristorante Open Colonna.

Per il lancio dell'ultimo rapporto Greenpeace ha voluto unire alla voce di ricercatori e agricoltori anche quella di un noto chef che ha preparato alcuni suoi piatti realizzati con ingredienti che dipendono dall’impollinazione delle api.

A come ape
Per tutelare i consumatori e l’ambiente, e per superare l’attuale crisi degli impollinatori in Europa, sono già diffuse pratiche di “Agricoltura ecologica”. Nel rapporto l'associazione ha riportato alcuni “casi studio” che evidenziano le esperienze di agricoltori, scienziati, istituti di ricerca e aziende di 10 Paesi europei.

Il rapporto evidenzia l'importanza delle api per la sicurezza alimentare a livello globale e fornisce una rassegna della letteratura scientifica sul controllo dei parassiti con metodi ecologici, dimostrando come l’uso e la pericolosità degli agrofarmaci chimici di sintesi in agricoltura sia ridondante. Gli esperti intervistati spiegano come, applicando metodi di coltivazione ecologici e amici delle api, si possa assicurare la produzione di cibo sano, proteggendo il suolo, l'acqua e il clima, promuovendo la biodiversità senza contaminare l'ambiente con sostanze chimiche di sintesi o organismi geneticamente modificati.


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