Partenza ufficiale per L’Interprofessione della Pera a Ferrara dove si sono tracciate le linee guida per le attività che dovranno essere messe in campo nei prossimi mesi. Il presidente dell’Oi, Gianni Amidei, ha sintetizzato gli obiettivi chiave e le prospettive del comparto: "In un contesto di crisi economica come quello attuale assistiamo costantemente, e su tutti i comparti, a un calo dei consumi che riguarda anche la pera. Ed è per questo – rimarca Amidei – che la parola d’ordine è fare sistema per condividere regole e strategie e rilanciare così il comparto. E’ chiaro - conferma Amidei - che l’Oi è uno strumento fondamentale per realizzare questi obiettivi".

L'assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, ha aggiunto: “Le attività dell’Oi sono molteplici e da parte della Regione Emilia Romagna c'è grande sostegno e disponibilità. La Regione - continua Rabboni - si sta attivando nell’ambito del nuovo Psr con importanti novità a sostegno delle Interprofessioni. Secondo il piano regionale che verrà presentato a Bruxelles, l’Oi potrà ricevere finanziamenti direttamente dal Psr e potrà farsi promotrice di gruppi operativi per l’innovazione. Aderendo all’Oi anche i singoli produttori avranno un incremento di punteggio nella valutazione dei progetti presentati".

Tra le attività dell’Oi si annoverano: il miglioramento della conoscenza della produzione e dei mercati; l’orientamento e  la programmazione dei nuovi impianti, per migliorare la qualità della produzione di pere e favorire la coltivazione delle varietà più idonee al consumo; il monitoraggio delle informazioni relative all'attività normativa e legislativa sia a livello nazionale che comunitario; la promozione di iniziative, anche di sistema, per favorire il superamento delle barriere fitosanitarie; la valorizzazione del prodotto pera anche attraverso la partecipazione a fiere, manifestazioni e convegni, nazionali e internazionali; il sostegno ad attività di ricerca per orientare la produzione verso la qualità del prodotto e la sostenibilità ambientale; la promozione di metodi atti a ottimizzare l'impiego dei fattori di produzione per una maggiore competitività del settore; la definizione di regole di produzione e di commercializzazione; la raccolta e la diffusione nell'ambito della base sociale delle informazioni necessarie per attuare strategie comuni.

Amidei sottolinea infine: “Conoscere le produzioni, programmare le attività di promozione dei consumi, sia sul mercato nazionale che estero, e fare pressione in Europa per armonizzare l’uso dei fitofarmaci tra tutti i Paesi produttori sono tre punti chiave su cui l’intero sistema si sta muovendo e l’Oi – conclude Amidei – può svolgere un ruolo importante perché associa al suo interno tutte le componenti della filiera, dalla produzione alla Grande distribuzione organizzata. E non dimentichiamo – continua il presidente Amidei - che se l’Oi raggiungerà il 60% della rappresentatività potrà dettare regole che dovranno essere attuate da tutto il comparto e questa sarà una grande opportunità per dare   competitività all’intero settore".