I risultati dei controlli regolarmente effettuati dalle autorità competenti in termini di residui di agrofarmaci confermano un quadro del tutto rassicurante per il consumatore; il ministero della Salute rileva che, in Italia, solo lo 0,4% di frutta e verdura presenta residui al di sopra dei limiti di legge rispetto ad una media europea del 2,6%. Inoltre, anche a livello europeo i risultati dell’ultimo Rapporto annuale Efsa hanno dimostrato che, in tema di residui di agrofarmaci, non vi è alcuna preoccupazione per la sicurezza alimentare: il 97,2% degli oltre 77 mila campioni analizzati nel 2010 è risultato al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge.
Con l'obiettivo di un continuo miglioramento del livello di qualità e sicurezza dell’agroalimentare italiano, Agrofarma è attiva anche a fianco del Nucleo antifrode dell’arma dei Carabinieri nella lotta alla contraffazione degli agrofarmaci. “Di fronte alle minacce di illegalità, tutta la filiera, dal produttore al distributore fino al consumatore, è chiamata a un forte atto di responsabilità – ha dichiarato Andrea Barella, presidente di Agrofarma – per questo motivo Agrofarma è da sempre pronta a dare il suo contributo per la lotta alla contraffazione sostenendo le attività dei Nuclei antifrodi, e dell'intera arma dei Carabinieri”.
Questa attività va considerata nel più ampio ambito normativo europeo, che, con severi criteri di valutazione stabiliti dall'Ue, consente standard di sicurezza elevati nella formulazione di ogni prodotto. Tutti i principi attivi sono approvati a livello europeo nell’ambito di un sistema di regolamentazione che si caratterizza come il più rigido a livello globale; a ciò si aggiunga - sottolinea Agrofarma - l’impegno costante delle imprese del comparto, sempre più attive nel campo della Ricerca e Sviluppo, a garanzia di una sempre maggiore sicurezza per il made in Italy agroalimentare.
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Fonte: Agrofarma