È con immensa commozione che il movimento cooperativo dà l'addio a Romeo Lombardi, riconosciuto come uno dei padri fondatori della cooperazione agroalimentare italiana ed europea dal Dopoguerra ad oggi e tra i fondatori di Legacoop Romagna. Romeo si è spento all'Irst di Meldola ieri pomeriggio, combattendo con il coraggio che lo contraddistingueva contro la temibile malattia che l'aveva colpito da tempo.

"Romeo Lombardi – lo ricorda il direttore generale di Legacoop Romagna, Monica Fantiniè stato per me un maestro e un riferimento di cosa significa essere cooperatori. Romeo era un cooperatore di quelli tenaci e curiosi, per cui il tempo era l’opportunità irrinunciabile per lasciare un segno al servizio della Comunità, a partire dai più deboli. In un percorso senza specchietti retrovisori, ma capace di un rinnovamento coerente verso ciò che la cooperazione deve, prima di tutto, essere: equa, altruista e giusta".

"È stato un esempio per tutti – sottolinea il vicepresidente di Legacoop Romagna, Mauro Pasolini non solo per quello che aveva realizzato nella sua lunga carriera, ma per la capacità di continuare a progettare il futuro con una spinta intellettuale, morale e culturale che non si spegnerà mai. Non possiamo che ringraziarlo per il grande patrimonio ideale che ci ha lasciato".