“Questi dati sono la conferma che la direzione intrapresa da anni dal Consorzio Pomodoro di Pachino Igp è quella giusta - spiega il presidente Sebastiano Fortunato - Da sempre, infatti, riteniamo che l’indicazione geografica protetta sia il valore aggiunto del nostro prodotto. Anche il pomodoro Igp ha ottenuto brillanti prestazioni quest’anno, aumentando i quantitativi prodotti da 4 milioni di chili del 2012 a quasi 6 del 2013”.
Allo stesso tempo, però, i dirigenti del Consorzio mostrano grande preoccupazione per l’invasione nel mercato italiano di prodotto estero, spesso a bassa qualità: ”Facciamo nostro l’appello della Confagri- aggiunge Salvatore Chiaramida, direttore del Consorzio- che ha denunciato pochi giorni fa come la quota di export è sottodimensionata di almeno 4-5 volte per colpa dell’invasione di prodotti che imitano quelli made in Italy senza possederne le caratteristiche organolettiche e di tutela della salute. Le normative europee di tutela ci sono, ma la loro applicazione ancora oggi risulta carente. Chiediamo maggiori controlli e soprattutto una corretta informazione. Noi, dal nostro punto di vista, continueremo ad agire verso la tutela e la promozione del prodotto perché è una sfida in cui crediamo e che già in questi anni ha prodotto dei risultati”.
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