Ci troviamo di fronte ad una nuova Pac maggiormente improntata a competitività e sostenibilità ambientale ma anche nettamente più complicata che in passato. Basti pensare che si passerà dalla attuali due tipologie di aiuti diretti al reddito degli agricoltori, previsti dalla programmazione in corso, a ben sette tipologie diverse di aiuti, che entreranno in vigore a partire dal 2015”. Così il professor Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia intervenendo al seminario sulla nuova Politica agricola comune, Pac, organizzato da Unicaa, centro di assistenza agricolo operante su tutto il territorio nazionale che si è svolto lo scorso 18 luglio al centro di formazione di Ubi-Banca Popolare di Bergamo.

Unicaa ha inteso fare il punto in merito al recente accordo siglato a Bruxelles sulla riforma della Pac tra Commissione, Consiglio e Parlamento europeo. “La nuova Pac – ha sottolineato il presidente di Unicaa, Giambattista Merigo – nasce in conseguenza di un percorso istituzionale significativamente differente rispetto al passato: al preponderante ruolo svolto fino ad epoche recenti dalla Commissione europea si è sostituita una più equilibrata interlocuzione tra tutte le istituzioni facenti parte del 'trilogo', generando in particolare uno spazio di manovra per il Parlamento europeo mai riscontrato in precedenza”.

Il seminario odierno – ha ricordato inoltre Danilo Pirola, direttore di Unicaa – è il primo atto di un ciclo di quattro incontri progettati da Unicaa per seguire, passo dopo passo, l’evolversi di questa fase cruciale per la definizione della politica agricola, con cui dovranno confrontarsi i professionisti e le imprese del mondo rurale. I successivi incontri avranno ad oggetto le tre prossime tappe di definizione dei contenuti operativi della nuova Pac, ovvero l’emanazione dei regolamenti del Consiglio, dei regolamenti della Commissione e dei conseguenti decreti nazionali”. Tra le note dolenti della nuova Pac vi è sicuramente la riduzione delle risorse che saranno messe a disposizione del nostro Paese nel periodo 2014-2020. “Gli stanziamenti comunitari per l’agricoltura italiana – ha evidenziato Frascarelli – si ridurranno, a conti fatti, del 18,3% sul versante degli aiuti diretti al reddito. Si tratta di una contrazione significativa, solo parzialmente compensata da un aumento delle risorse che saranno messe a disposizione sul capitolo dello sviluppo rurale”.

Il convegno, realizzato in collaborazione con Uniagronomi e patrocinato dalla Regione Lombardia, ha visto il prezioso apporto anche della Federazione regionale dei dottori agronomi e dottori forestali lombardi, con cui Unicaa ha siglato da tempo un protocollo di collaborazione per la formazione dei professionisti del settore primario. “A fronte dell’attuale situazione di un’agricoltura con luci e ombre – ha sottolineato il presidente della Federazione Giorgio Buizza - l’appuntamento della nuova Pac costituirà in ogni caso uno snodo fondamentale per il futuro delle imprese agricole professionali e delle aree rurali nel loro complesso”.