E' uno scenario dalle due facce quello descritto dai quotidiani a proposito del settore agroalimentare. Da una parte il crollo dei consumi e il calo del potere d'acquisto raccontato dalle pagine della “Gazzetta del Mezzogiorno” del 5 ottobre, dall'altra la crescita delle esportazioni, vino in testa, come si legge su “La discussione” del 9 ottobre o su “Il Resto del Carlino” del giorno seguente. In una lunga intervista raccolta da “Famiglia Cristiana” in edicola l'11 ottobre, il presidente di Coldiretti, Sergio Marini, si dice convinto del ruolo dell'agricoltura per la ripresa della nostra economia. In mezzo a questi due scenari si incontra di tutto. l'aumento dei prezzi delle materie prime che mette in ginocchio gli allevamenti (Repubblica, 8 ottobre), la caduta delle produzioni di pomodoro a causa della siccità estiva (Il Sole 24 Ore, 6 ottobre). In crescita è invece la produzione di kiwi i cui raccolti promettono, secondo “L'Arena” del 6 ottobre, aumenti di oltre il 20%. Scenario opposto per la produzione di olio, scrive “L'Unità” del 5 ottobre, ma il pericolo maggiore viene dalle normative, spesso ambigue, che non favoriscono il prodotto di qualità. Di qualità dell'olio si parla su “Il Sole 24 Ore” del 6 ottobre commentando la riduzione degli alchilesteri, cosa che favorisce le produzioni straniere. Ai problemi di mercato si aggiunge la piaga dei falsi sempre più presenti nei piatti degli italiani, stando a quanto denuncia il “Messaggero” del 5 ottobre. Rincara la dose il “Gazzettino” dell'11 ottobre secondo il quale due prodotti italiani su tre sono contraffatti.
Mercati e Pac
Sui mercati internazionali continuano le tensioni per i prezzi dei cereali, tanto che la Francia ha mobilitato una task force anti-rincari, come scrive “Italia Oggi” del 10 ottobre e ancora sullo stesso “Italia Oggi” si parla della proposta Onu per la protezione degli Stati poveri contro gli alti e bassi del mercato delle commodity. Occhi puntati poi sulla riforma della Pac, con l'appello del presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, che dalle pagine del quotidiano cremonese “La Provincia” chiede maggiori sostegni alla produzione di derrate agricole. Appello che rischia di essere deluso dalle nuove proposte di tagli ai sostegni agricoli, che potrebbero calare di un altro 6% per dirottare risorse alla ricerca. E' quanto si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 6 ottobre.
Parmalat nel mirino
Continua a far parlare di sé il caso Parmalat per le attività di carattere finanziario decise dalla controllante francese Lactalis. Della vicenda, scrive “Repubblica” del 5 ottobre, si sta ora occupando la Consob. Se ne discute nello stesso giorno sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” che già nel titolo (Se Collecchio piange, Parigi sorride) esprime un giudizio su come si sono svolti i fatti. Più caustico l'intervento di “Repubblica” dell'8 ottobre. La cura Besnier (la famiglia proprietaria di Lactalis), scrive Repubblica, ha portato la cassa con i soldi in Francia e la chiusura di alcuni stabilimenti Parmalat in Italia. Al centro delle attenzioni sono le attività di Lactalis negli Usa, che ora stanno interessando anche la Procura. La conferma viene da “La Stampa” del 6 ottobre. Fra le notizie che riguardano il mondo delle industrie non poteva mancare l'inaugurazione del nuovo stabilimento Barilla per la produzione di sughi. I dettagli si possono leggere su “Il Sole 24 Ore” del 9 ottobre.
Ogm e allevamenti
Non si placano ancora le polemiche sul mais Ogm, dopo i risultati della ricerca francese che ne avrebbe evidenziato la presunta pericolosità. Questa volta è l'Efsa, l'ente europeo per la sicurezza alimentare, che dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 6 ottobre prende la parola per contestare la validità scientifica della ricerca francese, argomento che rimbalza sulle pagine di “Italia Oggi” del 10 ottobre. Più che alle vicende del mais, che pur figura ai primi posti fra gli ingredienti dell'alimentazione del bestiame, gli allevatori sono presi dalle difficoltà per il rinnovo degli accordi sul prezzo del latte. Prezzi bassi e nuove multe, scrive il “Corriere della Sera” dell'8 ottobre, rischiano di portare alla chiusura molti allevamenti. E per le vecchie multe ancora da riscuotere torna in pista Equitalia. Lo prevede la bozza della legge sulla stabilità, come ricorda una breve nota della “Gazzetta di Parma” dell'11 ottobre. Difficoltà, ma di altro genere, si segnalano in alcuni allevamenti avicoli del Veneto dove l'influenza aviaria ha fatto di nuovo la sua comparsa. L'infezione è sotto controllo, si apprende dalle pagine del “Gazzettino” del 5 ottobre, ma a costo dell'abbattimento di 90mila tacchini.