Circa un migliaio di agricoltori delle federazioni regionali della Coldiretti di Lazio, Abruzzo, Marche, Piemonte, Puglia, Basilicata e Sicilia, hanno manifestato ieri di fronte alla sede dell'Agea, ente pagatore dello Stato per i fondi comunitari, per protestare contro la mancata erogazione dei fondi

"Ci aspettiamo che il reinsediato presidente dell'Agra, Dario Fruscio, che aveva avviato un processo di efficienza e di trasparenza possa riprendere con determinazione - ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, intervenuto al sit in - quel percorso per risolvere i casi del passato ma anche per migliorare la futura gestione dell'agenzia, nell'interesse dell'agricoltura italiana". 

Nel corso della mobilitazione numerose delegazioni, ricevute dai dirigenti dell'ente, hanno portato all'attenzione dell'organismo pagatore alcuni casi più 'eclatanti' chiedendo di sbloccare la propria situazione, in qualche caso, l'esito è stato anche positivo. 

Qualcuno infatti, dopo aver atteso per anni, si è visto paradossalmente risolvere il problema in pochi secondi, hanno riferito i rappresentanti ricevuti. Secondo le stime della Coldiretti sono almeno 40mila i crediti inevasi dello stato nei confronti degli agricoltori, molti dei quali, anche per via di questi ritardi, stanno chiudendo le loro aziende

"L'obiettivo - ha dichiarato il presidente della Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi - è fare in modo che tutti i problemi vengano risolti in tempi brevi, ma resta assurdo che per far valere i propri diritti si sia costretti a venire a manifestare a roma". 

"I casi - ha dichiarato il presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - sono vari e numerosi ma hanno come comune denominatore il mancato riconoscimento di quanto dovuto. Senza dimenticare le situazioni che si sono risolte dopo anni di attesa che hanno messo in sofferenza le aziende". 

Anche per la giornata odierna si preannunciano mobilitazione in Via Palestro 81 dove, per gli stessi motivi, manifesteranno gli agricoltori della Coldiretti provenienti da Campania, Abruzzo, Lazio, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Sardegna.