Lazio
Pronti nuovamente a protestare i pastori

E' stata indetta per lunedì 14 novembre 2011, dalle ore 11.00 alle ore 18.00, una giornata di protesta per il mancato accordo sul prezzo del latte ovino. Coldiretti, Cia e Confagricoltura Lazio, insieme, saranno di fronte lo stabilimento Brunelli di Aprilia per reclamare attenzione affinché il settore, tra i più importanti a livello economico nella Regione, non venga ulteriormente penalizzato. Il numero di capi in Lazio è pari a un totale di 760.903, di cui 715.397 ovini e 45.506 caprini. I dati relativi agli ultimi 12 mesi riportano che su un totale di 8.287 allevamenti aperti, nel Lazio ne risultano chiusi 3181; a Roma, su 2308 hanno chiuso invece i battenti 1039.

"Il prezzo minimo al litro comprensivo d'Iva – spiega Aldo Mattia, direttore Coldiretti Lazio, delegato dalle organizzazioni agricole regionali a prendere parte al tavolo regionale della trattativa con gli industriali – deve essere pari a 0.95 centesimi di euro al litro (compreso Iva). Chiediamo azioni immediate per la promozione del prodotto trasformato, per l'avvio di un sistema di pagamento a qualità del latte e la variante del prezzo praticato nel mercato sardo con una maggiorazione del 25% agli attuali 75 centesimi di euro a litro".

Attualmente i pastori laziali consegnano il proprio prodotto ad una cifra che oscilla tra i 0,65 e i 0,70 centesimi a litro, con la quale - denunciano le associazioni del settore - non si coprono affatto le spese di produzione.

"E' bene far sapere ai cittadini-consumatori – conclude Mattia – la precarietà di quanti producono i formaggi nel Lazio. Gli industriali fanno scendere il prezzo mentre gli acquisti negli ultimi 10 mesi sono aumentati del 10%".

Fonte: Coldiretti

 

Lombardia
Nascono quattro nuovi distretti

Altri quattro distretti agricoli prendono vita in Lombardia. Il via definitivo è stato dato l'11 novembre scorso dalla Giunta regionale lombarda, su proposta dell'assessore regionale all'Agricoltura Giulio De Capitani.

Si tratta del Distretto rurale Oltrepo mantovano, del Distretto rurale della Vallecamonica 'Gusto e benessere', del Distretto suinicolo padano e del Distretto della filiera suinicola lombarda. Nella delibera approvata dall'esecutivo si spiega come la Regione Lombardia, in base alla legge regionale sulla competitività del 2 febbraio 2007, promuova e favorisca la libera aggregazione delle aziende in distretti.

Ai due distretti di filiera suinicola, che gravitano nella provincia di Mantova, viene inoltre raccomandato un impegno a valutare la possibilità di confluire in un unico distretto di livello regionale. Questi quattro nuovi distretti agricoli si vanno aggiungere ai dodici già accreditati.

"I Distretti agricoli - ha commentato l'assessore De Capitani - sono espressione della vocazione produttiva del territorio, in questo caso l'Oltrepo mantovano, la Vallecamonica e la storica e radicata vocazione alla zootecnica della provincia di Mantova.

La politica dei distretti rappresenta, in prospettiva, un'opportunità per le nostre aziende di essere più competitive sui mercati, specie alla luce dei scenari che saranno definiti dalla nuova Politica agricola comunitaria".

Fonte: Regione Lombardia

 

Veneto
Formalizzate le modifiche ai Programmi di sviluppo rurale

La Giunta veneta, su iniziativa dell'assessore all'agricoltura Franco Manzato, ha definitivamente approvato le modifiche al Programmi di sviluppo rurale, formalizzando la conclusione del negoziato con le istituzioni europee per adeguare questo fondamentale strumento di programmazione all'evoluzione in atto nel sistema agricolo e risolvere le problematiche riscontrate nella prima fase di applicazione.

"La Commissione europea – ha ricordato Manzato – aveva comunicato formalmente l'approvazione delle modifiche con lettera del 5 ottobre scorso, confermando l'innalzamento dei premi per le misure agroambientali e l'inserimento dello specifico intervento nei confronti delle imprese del settore tabacchicolo. Via libera anche alle modifiche di una serie di misure del secondo (Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale) e del terzo asse (Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia), che erano state introdotte per assicurare la massima coerenza al Programma alle esigenze emerse dal territorio".

"E' stata data l'intesa anche sull'adeguamento applicativo relativo alla produzione di energia e biocarburanti da fonti rinnovabili, la cui misura potrà essere attivata attraverso bando regionale anche nelle aree Leader – ha continuato Manzato – Sono stati infine confermati i beneficiari della misura 321 - azione 2 (Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale - Accessibilità alle tecnologie di informazione e comunicazione) e il parziale riassestamento delle assegnazioni finanziarie delle singole misure".

Il nuovo testo definitivo del Psr Veneto è disponibile nell'area 'Sviluppo Rurale' del portale www.regione.veneto.it 'Agricoltura e Foreste'.

Fonte: Regione Veneto

 

Trentino
Patate, produzione in aumento

Tempo di bilanci per la coltivazione della patata in Trentino. Sono 7.500 le tonnellate prodotte quest'anno, il 7% in più rispetto al 2010. La qualità e la conservabilità risultano buone, mentre la pezzatura è mediamente superiore all'annata precedente. La varietà più coltivata rimane la Cicero, caratterizzata da forma molto regolare a pasta paglierina; a seguire la Kennebec e una new entry entrata in produzione tre anni fa, la Daifla.

L'andamento climatico primaverile e di inizio estate particolarmente favorevole ha favorito un anticipo della maturazione. L'incremento della produzione è dovuto all'aumento delle superfici ma anche alla maggior pezzatura media dei tuberi, che ha attestato le rese medie ad ettaro sui 300 quintali. Solo nelle zone di alta quota la coltura ha avuto scarsa produzione, a causa delle violente grandinate di fine luglio e inizio agosto che hanno distrutto completamente la parte aerea della pianta, debilitando completamente l'attività.

La campagna di commercializzazione è iniziata a metà di settembre e in programma fino alla metà di aprile. La produzione di patate trentine commercializzata dalle strutture cooperative e da privati è ottenuta seguendo il disciplinare di produzione integrata dell'Apot, l'Associazioni produttori ortofrutticoli Trentini. Una interessante produzione di patate certificate biologiche sono prodotte in provincia e queste sono prevalentemente utilizzate nelle mense scolastiche.

Fonte: Iasma

 

Veneto
3,5 milioni di euro per il settore tabacchicolo

Sono stati riaperti dalla Giunta regionale, su iniziativa dell'assessore all'agricoltura del Veneto Franco Manzato, i termini per la presentazione delle domande relative alla misura 144 del Psr Veneto (Aziende agricole in via di ristrutturazione in seguito alla riforma dell'organizzazione comune di mercato). La decisione è stata presa in conseguenza della disponibilità di fondi e del numero di richieste arrivate anche successivamente alla scadenza del precedente termine del 30 settembre. Le nuove domande dovranno essere presentate entro il 18 novembre 2011 e verranno poste in una graduatoria unica insieme a quelle già presentate entro il precedente termine.

"Nell'adottare il provvedimento – ha ricordato Manzatosi è tenuto conto della situazione di particolare difficoltà di molte aziende, potenzialmente beneficiarie della misura, in seguito alle calamità naturali dello scorso anno". L'aiuto al settore tabacchicolo consiste nel sostegno alla ristrutturazione del comparto per quanto riguarda le realtà più avanzate, o alla riconversione della produzione per realtà meno efficienti e dalle ridotte dimensioni aziendali.

L'importo a bando complessivo rimane di 3,5 milioni di euro. Nel caso in cui le risorse disponibili non fossero sufficienti, verrà disposto il finanziamento di tutte le istanze a pari punteggio e priorità a valere sulle risorse residue dell'asse 1 del Psr.

Fonte: Regione Veneto

 

 

Sardegna
Stabilito il prezzo minimo per agnelli Igp o convenzionali

Le delegazioni di 35 cooperative e associazioni regionali, in rappresentanza di circa 6500 soci sparsi su tutto il territorio, si sono riunite in assemblea in prossimità dell'imminente inizio della campagna di macellazione degli agnelli e hanno convenuto di riproporre, per tutti gli agnelli Igp o convenzionali, a peso vivo, il prezzo minimo di 8,00 euro al chilogrammo. Lo rende noto un comunicato della società cooperativa agricola Pas (Pastori associati Sardegna).

Fonte: Agrapress