"La produzione di olio di oliva nel 2011 in Italia è stimata in calo di almeno il 5% con la raccolta delle olive che è iniziata in alcune zone anche un mese in anticipo per effetto del caldo e della ridotta piovosità estiva e autunnale". 

Lo ricorda la Coldiretti sulla base delle previsioni Ismea nel sottolineare che in alcune zone i raccolti si sono ridotti fino a valori anche del 50%. 

"Il caldo ha provocato - sottolinea la confederazione - un anticipo di maturazione delle olive con una diminuzione delle rese anche se la qualità viene giudicata buona. Il risultato - precisa la Coldiretti - è che è già possibile in alcune zone cominciare ad assaggiare l'olio novello, in vendita sino a non più di 4 mesi dall'estrazione, che si caratterizza per un gusto spiccato fruttato quasi piccante, ha una maggiore quantità di sostanze antiossidanti polifenoliche e una minore acidità. La dieta mediterranea, della quale l'olio d'oliva è una componente centrale, è da tempo associata a molteplici effetti benefici per la salute, riducendo rischio di infarto e ictus, alcuni tipi di tumore e di demenza". 

"L'Italia - conclude la Coldiretti - è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione di oltre mezzo milione di tonnellate".