“L’ampio ventaglio di garanzie, che insieme a Ismea, mettiamo al servizio delle imprese rappresenta una grande opportunità per il mondo agricolo, soprattutto in una fase di forte incertezza come quella che stiamo attraversando. Si tratta di un insieme di strumenti che è stato sviluppato allo scopo di migliorare la gestione delle aziende del settore e di favorire con prodotti ‘innovativi’ l’accesso al credito e i rapporti con il sistema bancario, velocizzando così le procedure ed eliminando molti passaggi burocratici”.

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano, commentando gli strumenti di agevolazione dell’accesso al credito per le imprese agricole presentati ai rappresentanti delle principali organizzazioni di settore. L’incontro, che si è tenuto presso il Mipaaf, è stato aperto dal capo di Gabinetto del ministero, Antonello Colosimo, e ha visto la presenza del presidente di Ismea, Arturo Semerari, e  di Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi.

Strumenti che determinano un oggettivo miglioramento delle condizioni di prestito a favore delle imprese agricole, attraverso un abbassamento del tasso di interesse applicato dalle banche. Si tratta delle garanzie dirette, o a prima richiesta, la cui operatività in Italia sta registrando tassi di crescita a tripla cifra. Prodotti differenziati che, in funzione delle esigenze delle imprese, assicurano, con le fidejussioni, il rientro dell’esposizione in caso di inadempimento del beneficiario. Tra questi, una delle ultime novità è rappresentata dalla Lettera di garanzia (G-Card), una prevalutazione dell’azienda che precede la richiesta di finanziamento della banca. L’impresa in possesso della Lettera di garanzia potrà in sostanza recarsi presso qualsiasi sportello bancario e presentare istanza di finanziamento a fronte del quale potrà richiedere, attraverso una procedura semplificata, una garanzia nei limiti dell’importo indicato.  

Alle garanzie dirette si affiancano quelle sussidiarie, che sono invece di tipo mutualistico e scattano automaticamente per ripianare le perdite subite dalle banche finanziatrici a conclusione delle procedure esecutive nei confronti del soggetto debitore (agricoltore).

Un terzo strumento, che ha già avuto il placet da Bruxelles, è il Fondo di Credito. E' questo uno strumento che metterà a disposizione delle aziende agricole, attraverso Ismea ed il sistema bancario, nuove risorse impegnate dal Ministero a sostegno del comparto. Si tratta di un fondo rotativo, che quindi si autoalimenta con i rientri delle rate, che consentirà di erogare di prestiti a tassi sensibilmente inferiori a quelli di mercato.