L'assessore regionale Franco Manzato e l'amministratore unico di Veneto Agricoltura Paolo Pizzolato hanno presentato oggi a Veneto Agricoltura l'andamento dell'annata agraria e agroalimentare 2010. Boccata di ossigeno per l'agroalimentare veneto nel 2010. Dopo un 2009 'horribilis' i dati dello scorso anno 'respirano' a fronte di una ripresa del valore complessivo della produzione (4,75 miliardi di euro di fatturato, +2,5% sul 2009) e di un aumento del numero degli occupati (67.600 addetti, +12,8% sul 2009) in misura percentualmente superiore alla media nazionale e del Nord-Est. "Bene i dati 2010 ed incoraggianti le previsioni 2011 - ha commentato Manzato - Di particolare soddisfazione l'occupazione che ha assorbito, nel comparto, 1200 addetti in tre anni".

"Importante il ruolo degli istituti di credito - ha affermato Paolo Pizzolato, amministratore unico di Veneto Agricoltura - che hanno erogato finanziamenti alle aziende agroalimentari, a marzo 2011, del 17% in più rispetto a dicembre 2009. 

I primi dati di quest'anno segnalano una contrazione nel numero delle aziende agricole e tenuta delle imprese alimentari. Le prime stime di semina indicano una riduzione degli investimenti a frumento tenero di circa il 30% rispetto al 2010 e, per gli altri cereali cosiddetti autunno-vernini, la flessione dovrebbe essere ancora maggiore considerate le difficoltà registrate durante la semina a causa delle avverse condizioni atmosferiche. L'assenza di precipitazioni durante gran parte della primavera di quest'anno sembra inoltre avere influito negativamente sulla quantità e sulla qualità della produzione prossima alla raccolta. L'andamento climatico caldo e siccitoso nei mesi di aprile e maggio, e l'elevata piovosità immediatamente successiva, determineranno una vendemmia 2011 in anticipo di circa 15 giorni sulla consueta tempistica. I prezzi dei vini veneti Doc rilevati nei primi 5 mesi del 2011 si pongono in continuità, se non in lieve rialzo, rispetto alla ripresa riscontrata alla fine dello scorso anno, facendo ritenere che la crisi del 2009 dovrebbe essersi definitivamente conclusa.

Nel report dell'azienda regionale tutti i segmenti produttivi considerati evidenziano variazioni positive di fatturato nonostante i quantitativi prodotti siano rimasti sostanzialmente invariati, indice questo di un recupero dei prezzi di molte colture. Le coltivazioni agricole, in particolare, rilevano un +4,2% di fatturato. Calato il numero di imprese agricole (76.075 aziende, -2,9% sul 2009), per lo più quelle individuali (87% del totale), nonostante siano cresciute le società di capitale (+8%) e di persone (+2,5%).

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