L’innovazione e la ricerca possono essere una base solida per i giovani che intraprendono la professione di agricoltore. Ne è convinto il neo presidente dell’Anga, Nicola Motolese che insieme ai vicepresidenti Enrico Pizzolo per il nord, Matteo Brunelli per il centro ed Alessandra Cecere per il sud, ha incontrato, durante una cena conviviale, alcuni giornalisti.

L’elezione ai vertici dell’associazione giovanile di Confagricoltura cade in un momento in cui l’attenzione degli agricoltori è rivolta, fra l’altro, a capire quale sarà il futuro della Pac.

Il neo presidente ha detto che ai primi di luglio l’Anga renderà nota la propria posizione, elaborata anche sulla base dell’orientamento della Ceja, la confederazione europea dei giovani agricoltori, per la consultazione telematica promossa dal commissario Dacian Ciolos. L’Anga, assicura Motolese, parteciperà al forum convocato dal commissario per il 19 e 20 luglio. 

Il presidente ritiene che uno dei punti della Pac su cui sarebbe necessario soffermarsi è quello del limite sotto al quale gli aiuti non andrebbero erogati.

“Se solo si volesse - afferma Motolese - si potrebbe decidere fin da domani mattina, a prescindere dalla riforma della Pac, di elevare questo limite come l’Anga va proponendo da tempo”.

Copagri: “Bisogna creare le condizioni perché i giovani passino dall’azienda all’impresa”

“Occorre creare le condizioni affinchè le nuove generazioni possano passare dall'azienda all'impresa. A maggior ragione in una fase economica critica com'è l'attuale molte problematiche sono riconducibili alla difficoltà di accedere al sistema creditizio per gli alti costi dei capitali necessari ad avviare l'attività". 

Sono alcune delle tesi sostenute dalla Copagri in commissione Agricoltura del Senato nel corso di un'audizione sulle problematiche dell'imprenditoria giovanile in agricoltura.

La Copagri propone di utilizzare la leva fiscale e contributiva per i primi 5 anni dall'insediamento; razionalizzare l'accesso al fattore produttivo-terra; creare le condizioni per un effettivo collegamento tra la nostra produzione agricola e il mercato.