I produttori italiani di mosti concentrati e di mosti concentrati rettificati hanno deciso di darsi una rappresentanza organizzata di settore attraverso la costituzione di FederMosti.
Della creazione e del coordinamento della struttura associativa di imprese è stata incaricata Bertagni Consulting srl, una società specializzata in servizi di commercio estero e lobbying, il cui amministratore delegato, Marco Bertagni, è stato nominato segretario generale della neonata Associazione dall’Assemblea dei soci fondatori, svoltasi nei giorni scorsi a Bologna.
All’iniziativa hanno fin qui aderito una decina di aziende che coprono oltre il 90% della produzione nazionale di Mc e Mcr.
All’origine della nascita di FederMosti vi è il risultato non positivo per il comparto a valle del processo di riforma della normativa vitivinicola comunitaria. La mancanza di un’azione concertata da parte delle aziende italiane e degli altri produttori comunitari nei riguardi delle rispettive amministrazioni nazionali e della Commissione europea durante le fasi negoziali della riforma dell’Ocm, può aver inciso sul fatto che i sostegni al settore sono stati ridotti drasticamente e in prospettiva 2012 saranno del tutto smantellati.
 
L’obiettivo generale da perseguire è il mantenimento degli ettari dedicati a vigneto quale vero patrimonio della viticoltura italiana. Per far questo FederMosti ritiene che occorra garantire ai viticoltori la possibilità di esitare l’intera produzione di uva a valori adeguati e questo transita soltanto attraverso l’impiego di mosti per usi diversi dalla trasformazione in vino, dato che tale mercato di riferimento non è in grado di assorbire l’intera produzione nazionale, né oggi né in prospettiva.
La categoria si batterà per il mantenimento dei sostegni agli arricchimenti con Mcr per garantire la concorrenzialità con quei Paesi che possono utilizzare saccarosio per arricchire; in secondo luogo, per il ripristino degli aiuti ai succhi d’uva per poter esser competitivi sui mercati dei succhi di frutta ed eventualmente per la reintroduzione degli stoccaggi, che avevano un’importante funzione di equilibrio dei mercati a fronte di un relativo costo.
E’ già in programma a novembre un incontro di FedeMmosti con il Commissario europeo all’Agricoltura Marianne Fischer Boel per introdurre sul futuro tavolo negoziale questi argomenti e capire meglio quali potranno essere i margini di manovra.

FederMosti è consapevole dell’importanza di tessere alleanze con le categorie interessate al mantenimento dei sostegni ai mosti. In particolare, si fa riferimento ai viticoltori e agli agricoltori che dovranno essere resi edotti circa le conseguenze che dovrebbero fronteggiare in caso di cancellazione degli aiuti ai mosti concentrati.
In un incontro con l’Amministrazione agricola nazionale programmato per gli inizi di novembre si traccerà il punto della situazione dei mosti in Italia e delle prospettive per il settore.
Il perimetro di rappresentanza del network è costituito da mosto di uve concentrato, mosto di uve concentrato rettificato, succo di uve, succo di uve concentrato e succo di uve concentrato deionizzato.
Nel programma c’è l'idea di favorire la costituzione di Must, un network europeo dei produttori di mosti per conferire maggior efficacia alle azioni di lobbying su Bruxelles. Oltre che nel nostro Paese i mosti vengono prodotti in Grecia, Francia e Spagna.
 
A oggi le aziende fondatrici di FederMosti sono:
Vinicola alla Grotta srl
Cadivin spa
Cantine Brusa spa
Cantine Foraci srl
Caviro distillerie srl s.u.
Di Cosimo spa
San Gabriele spa
SueCo spa
Sun Land spa
Vallovin srl.
 
Per informazioni:
Bertagni Consulting srl - via A. Gramsci 98 - 00042 Anzio (Roma) tel. 06 9847668