Le Marche si stanno mobilitando per cercare di contrastare la diffusione della blue tongue sul proprio territorio regionale.
Una situazione che vede almeno 60 allevamenti coinvolti e sotto osservazione, anche se non in tutti è stata accertata la presenza della malattia che attualmente ha una incidenza del 10% degli animali contagiati e una mortalità attesa del 2%.
Si tratta di una malattia virale, chiamata anche malattia catarrale degli ovini, non trasmissibile alle persone, ma che può colpire anche caprini e bovini e può essere trasmessa da insetti vettori del genere Culicoides.
Così da fine giugno è stata attivata l'unità di crisi regionale che si sta riunendo periodicamente per fare il punto della situazione e valutare le azioni di contrasto.
All'unità di crisi partecipano, oltre all'assessorato alla Sanità, il settore prevenzione veterinaria e sicurezza alimentare dell'Azienda Regionale Sanitaria, il Centro di Referenza Nazionale per l'epidemiologia veterinaria, la programmazione, l'informazione e l'analisi del rischio, l'Osservatorio epidemiologico veterinario dell'Izs Umbria e Marche e tutte le autorità locali competenti in materia di salute pubblica veterinaria.
Tra le varie attività svolte dall'unità di crisi c'è stata la pubblicazione delle linee guida, in un documento denominato "Linee di indirizzo per il controllo della circolazione virale e gestione degli animali sensibili alla BT" che è stato trasmesso ai servizi veterinari regionali e alle associazioni di categoria degli allevatori, per uniformare i comportamenti sanitari atti ad affrontare l'infezione.
L'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha sottolineato come con queste linee guida si stiano adottando tutti gli interventi utili a contrastare e mitigare la diffusione dell'epidemia.
E anche l'assessorato all'Agricoltura ha attivato la propria struttura tecnica per affrontare l'epidemia a fianco delle autorità e del personale veterinario.
Da parte sua, l'assessore all'Agricoltura Andrea Maria Antonini ha proposto una modifica di bilancio per garantire un sostegno immediato agli allevatori danneggiati dalla malattia.
Le somme saranno messe a disposizione in tempi rapidissimi e potranno riguardare principalmente la copertura dei costi per il vaccino e per i prodotti repellenti per gli insetti vettori, nonché per indennizzare gli allevatori per i capi morti e per l'eventuale perdita di reddito.
Gli indennizzi potranno essere erogati solo se i casi di morbilità o di mortalità risulteranno riconosciuti ufficialmente da medici veterinari e potranno arrivare fino al 100% delle perdite stimate, a seconda della tipologia del danno economico subito.
L'assessore Antonini ha poi affermato che è di essenziale importanza attivare varie forme di informazione rivolte agli allevatori per contrastare la diffusione della malattia negli allevamenti ancora indenni.
Inoltre, in caso di mortalità del bestiame dovuta alla blue tongue attestata dalle autorità veterinarie e risultante nella banca dati nazionale dell'Anagrafe Zootecnica, potrà essere riconosciuta la causa di forza maggiore al fine di non applicare sanzioni per il mancato rispetto degli impegni previsti dai bandi del Psr e del Csr.
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Fonte: Regione Marche





























