Si sblocca la movimentazione del bestiame - ovini, caprini e bovini - dalla Sicilia e dalla Sardegna verso il resto d'Italia. Il blocco era arrivato un mese fa in seguito ad alcuni casi di malattie degli animali che avevano reso necessario il provvedimento da parte del Ministero della Salute, dopo le segnalazioni della Regione Siciliana e della Regione Autonoma della Sardegna.
 
"In particolare - informa una nota ufficiale della Regione Siciliana - si erano verificati alcuni casi di blue tongue e un caso di malattia emorragica del cervo che avevano fatto scattare la misura di prevenzione per evitare la diffusione dei virus".

Analoga decisione era stata presa per la Sardegna nello stesso periodo per questa seconda malattia, mentre già insisteva il divieto di movimentazione per blue tongue.

 

Nei giorni scorsi, grazie all'interlocuzione con il Ministero da parte della Regione Siciliana, nello specifico l'assessore all'Agricoltura Luca Sammartino, e della Regione Sardegna, è arrivato il via libera alle movimentazioni degli animali - sia "da vita" che da macello - delle specie sensibili a queste due malattie.


Si dovranno rispettare soltanto alcune procedure di carattere sanitario che i servizi veterinari delle due Isole maggiori comunicheranno preventivamente agli operatori interessati, nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Salute e dei rispettivi assessorati regionali della Salute: test sierologici e analisi Pcr dove previsto sui singoli capi da movimentare, applicazione di insetto-repellenti sul manto degli animali - sia blue tongue che malattia emorragica del cervo sono trasmessi da culicoidi - e disinfestazione con insetticida sui mezzi di trasporto.
 
"Si tratta di un provvedimento di grande importanza per i circa 9mila allevatori di bovini e gli 8mila di ovini e caprini siciliani - dice l'assessore siciliano Sammartino -. Già il blocco di un mese ha messo in ginocchio la zootecnia regionale di produzione di carne, proprio in un momento, quello delle festività natalizie, che vede un aumento delle richieste. Il suo prolungamento avrebbe decretato un colpo di grazia per tutto il settore".

 

"Siamo riusciti a scongiurare il peggio - aggiunge l'assessore siciliano all'Agricoltura - e ora è possibile salvare almeno una parte dell'economia creata nel periodo festivo. La produzione zootecnica siciliana è di particolare pregio e va tutelata anche in questo tipo di situazioni, rispettando contemporaneamente la sicurezza dei mercati nazionali ed europei".