La cerimonia ufficiale si è tenuta a fine settembre nella prefettura di Chiba presso Aeon mall Makuhari New City alla presenza delle autorità locali e di molti ospiti.
L’evento è stato soltanto l’ultimo anello di un lungo iter burocratico e politico che ha avuto lo scopo di accertare e conoscere da vicino il Prosciutto di Parma e il metodo di lavorazione.
"Siamo orgogliosi di questo risultato che premia gli sforzi dei nostri produttori e che conferma l’indubbia qualità del Prosciutto di Parma, un prodotto che richiede tempo, fatica e che segue delle rigide regole imposte dal disciplinare" ha dichiarato Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma.
Con questo riconoscimento, il Prosciutto di Parma potrà contare sul medesimo livello di tutela di cui gode attualmente in Europa. Il prodotto diventerà ancora più riconoscibile sul mercato nipponico per i consumatori grazie all’applicazione del logo della Ig giapponese in etichetta. Questo permetterà di diffondere il concetto di Dop e racconterà sempre meglio le caratteristiche che lo rendono unico al mondo.
Il Consorzio del Prosciutto di Parma ha sempre riservato una grande attenzione all’attivazione di sistemi di tutela della denominazione e del marchio.
Al di fuori dei confini europei, la registrazione del marchio si è dimostrato il metodo più efficace, ma il riconoscimento come Indicazione geografica permette di rafforzare la tutela del prodotto perché, alla protezione diretta del Consorzio sui diritti di proprietà intellettuale, si aggiunge l’attività di tutela ufficiale da parte delle autorità locali.
"È un passo significativo – ha continuato Fanti – che ci auguriamo possa aprire la strada ad altri prodotti italiani ed europei a indicazione geografica per l’ottenimento della registrazione tramite l’Accordo bilaterale Ue-Giappone".
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