Le quotazioni del duro fino, analizzate attraverso il Finc (Fixing indicativo nazionale camerale), hanno registrato un calo significativo (-9,2% rispetto a marzo), attestandosi sui 315 euro/t. Nonostante l’ulteriore ribasso, i prezzi attuali si sono mantenuti ancora su livelli più elevati rispetto allo scorso anno, sebbene il divario si sia dimezzato, passando dal +23,6% di marzo al +11,4% di aprile.
Sostanziale stabilità, invece, per il frumento tenero panificabile e per il mais secco nazionale, attestati rispettivamente sui 193 euro/t (-0,2% rispetto a marzo) e sui 149 euro/t (-0,1%). Rispetto ad un anno fa, i valori si mantengono comunque più bassi, in particolare per il mais (-22,6%).
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