La prima proposta è Vigoramin® Boro, ottenuto esclusivamente per idrolisi enzimatica di epitelio; è ricco di amminoacidi pari al 37% di cui circa il 10% è allo stato libero, tra cui si ricordano la Glicina, la Prolina e l'Idrossiprolina, importanti precursori di metaboliti fondamentali per la pianta. Apporta Azoto (N) organico, esercita un'attività di compensazione energetica a fronte degli eventuali stress dovuti alla fase di fioritura, i primi caldi, l'eventuale carenza idrica.
Apporta in forma completamente solubile il microelemento Boro, la cui azione è nota in sede di fisiologia della fecondazione dei fiori. Vigoramin® Boro è perfettamente solubile in acqua, con diluizioni che possono variare da 0,5kg/100lt a 1kg/100lt in funzione della quantità di acqua distribuita. E' compatibile con la miscelazione di insetticidi e antiparassitari (a loro dosi di etichetta) per i quali svolge un'azione adesivante, compreso il Rame e lo Zolfo. In merito, Fomet spa esegue ogni anno prove di miscelazione all'interno del proprio centro di ricerca CFPN (Center for plant nutrition).
In particolare, i saggi vengono realizzati su colture orticole ad alta sensibilità, come lattughe, peperoni, basilico e altre ancora, verificando a dosaggi crescenti, i limiti di utilizzo sulla foglia. Il tutto anche in funzione delle condizioni di umidità e temperatura.
Trattamenti con Vigoramin® Boro su giovani piante di peperone:
(a sinistra = esempio pari a 10g/ltH2O); in miscela con il rame (al centro); in miscela con un insetticida (a destra)
Nel caso specifico della miscelazione con Rame o Zolfo, la diluizione di Vigoramin® Boro non deve superare i 0,6kg/100lt di acqua. I trattamenti consigliati sono 2-3 all'inquadramento della fioritura e della allegagione, per una quantità che varia dai 3 ai 5 kg/ettaro per singolo trattamento in funzione dello stato colturale.
In alternativa, e in particolare per specie orticole leguminose e agrumi, si consiglia Florset®, formulazione innovativa di Boro+Molibdeno, con attivatori della fisiologia vegetale a base di alga Aschopillum Nodosum. Sostiene l'attività di azotofissazione aiutando la pianta ad essere più efficiente nella fasi fenologiche che richiedono maggiore energia. Può essere distribuito con diluizione media di 0,2kg/100lt di acqua per una quantità totale di 1,5kg/ettaro per singolo trattamento. La conducibilità si attesta attorno a 700-900 microS/cm in piena linea con le necessità della foglia trattata. Anche Florset® si è rivelato compatibile in miscela di antiparassitari e insetticidi rispettando le dosi di etichetta di questi ultimi.
Terza proposta che si vuole presentare è Ironleaf MN® formulato per prevenire e minimizzare le possibili manifestazioni di clorosi Ferrica e di Manganese. La particolare miscela, studiata in un corretto rapporto tra gli elementi, assicura una continua azione rinverdente. Si ricorda che il Manganese è poco trattenuto dai colloidi del terreno e quindi facilmente dilavabile ed è pertanto corretta la sua distribuzione fogliare. Inoltre è considerato microelemento poco mobile all'interno della pianta, per cui la sua distribuzione deve ripetersi periodicamente per assicurarne l'azione continua in particolare nel processo della fotosintesi.
Ironleaf MN® contiene Ferro chelato DTPA e Manganese chelato EDTA che ne permettono un rapido e certo assorbimento. E' perfettamente solubile in acqua, con diluizioni pari a 0,2-0,4kg/100lt in funzione dell'acqua distribuita e compatibile con trattamenti antiparassitari e fungicidi. I trattamenti consigliati variano da un minimo di 2 ad un massimo variabile in funzione dello stato vegetativo della coltura.
Vigoramin® Boro, Florset® e Ironleaf MN® sono consentiti in agricoltura biologica oltre che nella normale pratica della tecnica-integrata e convenzionale.
Per approfondimenti tecnici, si possono consultare le rispettive schede tecniche all'interno del sito www.Fomet.it
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Fomet