Una delle caratteristiche distintive di Timac è sempre stata una massiccia presenza di tecnici in campo che hanno assicurato la vicinanza dell'azienda multinazionale francese con le aziende agricole.
Ora la rete di tecnici (agronomi, agrotecnici e periti agrari) ammonta a 100 persone, ma Eric Juillet de Saint Lager, Ceo di Timac Agro Italia, ha annunciato che saranno ben 150 già alla fine del 2012. E saranno tutti dipendenti dell'azienda, non semplici agenti monomandatari.

Ma perché un'azienda come Timac (che occupa circa il 3% del mercato nel settore fertilizzanti) investe così tanto nella rete di propri tecnici agrari?
Secondo Alessando Stori e Pierluigi Sassi, rispettivamente direttori operativi per il Nord e Sud Italia di Timac Agro, i motivi sono molteplici.

In primo luogo l'agricoltura sta vivendo un periodo di radicale trasformazione per cui l'assistenza diretta in campo è fondamentale per assumere un ruolo chiave nelle aziende agricole innovative che investono e creano reddito: qui i tecnici Timac portano il loro 'modello conservativo' assicurando alta professionalità e massima integrazione con il territorio.

In particolare l'agricoltura italiana è molto variegata ed è necessario avere persone 'sul campo' che conoscano i territori, le coltivazioni e, in particolare, le persone (distributori, tecnici ed agricoltori).
Inoltre ogni tecnico deve essere costantemente al servizio delle aziende assistite (svolge da 10 a 15 visite al giorno) per cui non è pensabile che un tecnico gestisca personalmente più di 150-200 aziende agricole e una decina di distributori qualificati.

In questi anni la relazione che si è instaurata tra i tecnici e i clienti (distributori e agricoltori) è divenuta tale per cui l'assistenza fornita non si limita alla parte di nutrizione ma spazia dalle materie tecniche (difesa, gestione delle colture, agronomia, gestione irrigua, sostenibilità) fino a quelle di carattere economico e gestionale


I tecnici Timac (definiti ATC) sono quindi persone che conoscono molto bene sia i prodotti dell'azienda, sia le problematiche dei singoli settori e si relazionano direttamente con gli attori che operano in ogni areale di produzione.
 

Secondo Eric Juillet de Saint Lager "i tecnici Timac vendono un sistema prodotto-servizio che permette rese superiori e riduzione del rischio. Sono da considerarsi non i 'dottori' che curano le piante quando stanno male ma… 'i nutrizionisti' che fanno in modo che le piante crescano sane ed equilibrate".

 

I prodotti Timac

Timac non opera nella chimica molecolare ma produce specialità assemblando elementi naturali sia minerali (NPK) che organici per produrre soluzioni per la fertilizzazione specifiche per ogni coltura, in ogni fase produttiva e, se necessario, su misura per il cliente.

Ai tradizionali elementi nutritivi Timac aggiunge le "specialità del gruppo", soluzioni naturali e protette da propri brevetti che svolgono due funzioni: proteggono i nutrienti (non bloccandoli nel suolo ed evitandone la dispersione) e stimolano la nutrizione (facilitano l'ingresso dei nutrienti nella pianta).
Timac produce fertilizzanti sia per concimazioni "convenzionali", sia per le fertirrigazione ma non si occupa di coltivazione fuori suolo e colture idroponiche.

Timac sta inoltre valutando come diversificare il portafolio prodotti in modo da offrire, oltre ai fertilizzanti, anche altri mezzi tecnici (come potrebbero essere le sementi, le plastiche ad uso agricolo, i prodotti zootecnici ed i servizi tecnici)

 

Alcuni dati

Timac Agro Italia fa parte del gruppo Roullier, multinazionale francese che fattura 1,5 miliardi di euro anno su 36 paesi e da lavoro a 7.000 dipendenti.
Timac Agro Italia ha fatturato 80 milioni di Euro nel 2010 (con una crescita del 20% su base 2009) ed è una delle 36 filiali del gruppo. In Italia operano 250 persone, di cui 80 nel reparto "industriale", 30 in ambito "commerciali", 100 ATC ed il resto in ambito amministrativo e gestionale.
Nel 2010 ha prodotto 2 milioni di utili.