Per preparare un  piano di fertirrigazione per una coltura in fuori suolo si devono tenere in considerazione tre fattori molto importanti:
1) le esigenze nutrizionali della coltura;
2) la qualità dell'acqua che si deve utilizzare;
3) I fertilizzanti sali puri solubili da utilizzare.

Ricerche ed esperienze ormai ultraventennali effettuate a livello europeo hanno permesso di determinare le esigenze nutrizionali e gli apporti per le principali colture orticole e floricole
Queste esperienze sono molto importanti perché, opportunamente mediate con la realtà italiana, forniscono precise informazioni sulle quantità di elementi nutritivi da utilizzare.
Normalmente i piani nutrizionali in idroponica riportano le quantità degli elementi nutritivi espressi in millimoli, ma con apposite tabelle e calcoli questi valori vengono riconvertiti in più facilmente comprensibili kg di fertilizzante da impiegare per ogni millelitri di acqua.
La composizione chimica dell'acqua d'irrigazione da utilizzare nella preparazione delle soluzioni nutritive rappresenta un elemento molto importante, per cui è indispensabile disporre di una analisi dell'acqua, prima ancora di realizzare un impianto di coltivazione in fuori suolo.
I risultati analitici dell'acqua sono utili per poter calcolare e bilanciare la corretta quantità di fertilizzanti da impiegare nella  formula  della soluzione nutritiva concentrata.
Inoltre, in funzione del valore analitico dei bicarbonati, si calcola la quantità di acido necessario per la loro neutralizzazione e per portare l'acidità finale della soluzione nutritiva a valori di pH di 5,6-6,2.
A tale scopo viene normalmente utilizzato l'acido nitrico (HNO3) in modo da ottenere anche un'azione nutrizionale azotata. Altro parametro da tenere in considerazione nella preparazione della soluzione nutritiva è il valore della conducibilità elettrica o salinità (EC), che deve essere mantenuta entro valori che variano da 1,5 a 2,6 mS/cm nella soluzione finale, secondo il tipo di coltura. 
Le problematiche legate all'acqua possono essere anche di tipo fisico, chimico e biologico; in linea di massima sono riconducibili a materiali solidi come la sabbia, a sostanze chimiche come i bicarbonati e ad organismi come  batteri ed alghe.
Tutti elementi che devono essere trattati per evitare problemi d'intasamenti dell'impianto e di occlusione dei gocciolatori, prevedendo l'inserimento di filtri di varie tipologie.
Preparazione della soluzione nutritiva
Per preparare una soluzione nutritiva  si devono utilizzare fertilizzanti solubili da sciogliere in recipienti, minimo due, chiamati genericamente vasca A e vasca B.
La ragione per la quale si suddividono i fertilizzanti in almeno due vasche dipende dal fatto che il calcio, a contatto con i fosfati e i solfati, tende a formare sali insolubili che precipitano.
Per questo motivo è buona norma aggiungere una piccola quantità di acido anche nelle vasche delle soluzioni concentrate per prevenire queste reazioni.
Un impianto tipo, oltre alle due vasche, comprende in genere anche una vasca contenente solo l'acido necessario per l'acidificazione della soluzione nutritiva. 
La soluzione concentrata ottenuta verrà poi diluita, in genere cento volte, al momento dell'utilizzo tramite dosatori volumetrici o sistemi computerizzati.
In tabella sono riportati gli elementi nutritivi ed il relativo ione assorbito dalla pianta.

Scarica la tabella: Elementi nutritivi e ioni della soluzione nutritiva

Estratto da: Corso di fertirrigazione e chimica delle soluzioni nutritive (Prof.i srl)
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