Gli interventi dei relatori presenti sono stati diretti soprattutto alle necessità di crescita dell’intero comparto agroalimentare e a questo proposito l’agronomo Stefano Localzo ha ben descritto il futuro scenario globale caratterizzato da importanti trasformazioni.
"Le produzioni vitivinicole – ha precisato Localzo – costituiscono in Italia un esempio positivo di applicazione di sistemi e di protocolli e le aziende più proiettate verso il futuro stanno portando avanti importanti investimenti in termini di sostenibilità ambientale, obiettivo ormai irrinunciabile dei prossimi decenni".
Il consulente di marketing e partner di X Trade Mario Ciardiello ha, invece, approfondito i temi legati all’innovazione: “Innovazione e ricerca della qualità del prodotto finale - ha detto Ciardiello - È questa la ricetta per difendere il made in Italy di qualità, grazie all’attenzione ai dettagli produttivi e con una accorta politica di marketing a livello nazionale e internazionale. Troppo spesso il prodotto Italia è contraffatto o mal posizionato sul mercato, vanificando così gli sforzi di tante importanti aziende che invece tramandano i valori della tradizione e della cultura italiana nelle loro produzioni”.
Accorato l’intervento del produttore Costantino Brancia d’Apricena, che non ha nascosto le tante difficoltà burocratiche e amministrative che spesso ostacolano lo sviluppo delle aziende italiane, permettendo l’immissione sui nostri mercati di tanti prodotti realizzati all’estero senza i nostri accurati controlli e che si trovano a fare una concorrenza molto aggressiva alle aziende che invece fanno della qualità e della salubrità del prodotto il loro punto di forza.
La sostenibilità, insomma, diventa un obiettivo irrinunciabile per il futuro dell’intero pianeta e su questi temi il workshop ha avuto lo scopo di favorire una riflessione sull’innovazione, ma anche sulla difesa delle tipicità e biodiversità in agricoltura, con la consapevolezza che il progresso scientifico debba fornire soprattutto strumenti per elevare la qualità dei prodotti e delle colture, per assicurare alle future generazioni quel sostegno che da sempre l’agricoltura ha saputo fornire, come nel caso del progetto Bayer Forward Farming: una piattaforma di conoscenze che consente agli agricoltori di dimostrare come è possibile fare agricoltura in modo sostenibile.
Gli agricoltori che aderiscono a Bayer Forward Farming sono aperti a condividere le esperienze e i continui miglioramenti con altri operatori del settore e visitatori interessati, nello spirito di aumentare lo scambio di conoscenze tra addetti ai lavori e il dialogo con la filiera ed il pubblico.
Ha moderato l’incontro, avvenuto alla presenza di operatori del settore e giornalisti, Felice Biasco, partner di Makers.
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Fonte: Bayer