“L’aumento della popolazione mondiale ci pone una domanda fondamentale: riusciremo a produrre cibo a sufficienza per tutti? – ha dichiarato a questo proposito l’oncologo, Umberto Veronesi, che ha istituito l’omonima Fondazione -. L’accesso al cibo e la sostenibilità dei processi produttivi rappresentano un’emergenza globale imminente: soltanto un approccio scientifico aperto a tutte le conoscenze oggi a disposizione ci permetterà di vincere la sfida alimentare che attende l’umanità. L’Expo 2015 rappresenta in questo senso una grande opportunità per discutere di questi temi e trovare soluzioni concrete: la comunità scientifica è in prima linea su questi temi, investendo in ricerca e promuovendo il dialogo sulle possibili soluzioni al problema della fame nel mondo”.
Il tema della sicurezza alimentare, che sarà al centro della manifestazione mondiale dal titolo “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, è anche protagonista dell’agenda politica nazionale, come ha ricordato la scorsa settimana il premier Enrico Letta in occasione dell’Assemblea generale dell’Onu di New York, auspicando l’apertura alla discussione su un nuovo accordo globale sul cibo.
“La sfida più complessa per fare fronte alla crescente domanda alimentare riguarda certamente l’aumento della produzione alimentare e il ruolo che la chimica riuscirà a svolgere nello sviluppo di un’agricoltura sempre più innovativa e allo stesso tempo sostenibile– ha aggiunto Andrea Barella, presidente di Agrofarma – Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica – . Expo 2015 dovrà rappresentare un momento di riflessione sul futuro del cibo, della sua sostenibilità ed accessibilità. La sfida del diritto al cibo senza l’innovazione, rappresentata anche dal contributo della chimica in agricoltura, non sarà semplice da vincere” .
Le sfide globali implicano soluzioni globali. Per questo motivo Agrofarma sostiene la massima apertura al dialogo con tutti gli interlocutori chiave che possano contribuire, alimentando fondamentali sinergie, a rendere Expo non una vetrina ma un progetto utile a costruire un futuro migliore, nel quale l’Italia riveste un ruolo chiave.
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Fonte: Agrofarma