Queste le prospettive della produzione maidicola nella provincia di Bergamo per il 2013 diffuse da Abia-Confai in una nota di approfondimento in vista della tradizionale “Giornata del mais” organizzata a Bergamo dall’Istituto di cerealicoltura, prevista per il prossimo 25 gennaio.
La superficie provinciale abitualmente coltivata a mais ammonta a oltre due terzi dell’intera superficie a seminativo: nell’ultimo decennio c'è stato un regolare trend decrescente, con una diminuzione di superficie agricola utile in pianura pari a circa 200 ettari all’anno.
Quali sfide attendono questo fondamentale comparto? “La variabile principale sarà quella della disponibilità idrica – ricorda Bolis -. I costi per l’irrigazione del mais che gli agricoltori bergamaschi sostengono ogni anno possono variare dai 10 ai 20 milioni di euro a seconda dell’andamento climatico della stagione”.
“Ogni azienda produttrice effettua in media cinque irrigazioni stagionali – ricorda Enzo Cattaneo, direttore di Abia-Confai -, sobbarcandosi costi irrigui elevati derivanti dal costo del gasolio e dalle quote di ammortamento delle attrezzature impiegate nei cicli di irrigazione”.
Gli agricoltori cercano ora di risparmiare sui costi di concimazione. “A molte delle nostre imprese contoterziste– ricorda Cattaneo – gli agricoltori bergamaschi hanno chiesto di svolgere in una sola operazione la semina e la concimazione localizzata vicino alla pianta, tagliando anche del 50% la quantità di fertilizzante richiesta, con risparmi di oltre 100 euro per ettaro coltivato ed evidenti benefici per l’ambiente e lo stato di salute dei terreni”. E' invece ancora presto per fare previsioni circa l'eventualità di significativi attacchi di diabrotica nel corso del 2013.
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Fonte: Confai