Gli sfavorevoli andamenti stagionali di natura climatica dell’annata agraria 2009-2010 hanno reso necessari interventi diversificati di difesa della vite.
In totale sono stati effettuati 2,7 milioni di trattamenti, in media 12,3 trattamenti per ettaro di superficie trattata. Per effettuare tali interventi sono stati utilizzati 19,1 milioni di chilogrammi di prodotti fitosanitari e distribuiti, in media, 26,6 chilogrammi per ettaro di superficie trattata.

E' quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat per l’annata agraria 2009-2010, sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari nella coltivazione della vite. L’indagine, a partire dal 1998, è condotta con cadenza annuale e interessa, a rotazione, varie colture (vite, melo, olivo, granoturco, frumento tenero, frumento duro, orzo, avena, patata e mais) rilevanti in Italia, sia per superficie coltivata sia per quantità di prodotti fitosanitari impiegata.

Principali risultati
Dal confronto tra le diverse annate agrarie in cui è stata effettuata la rilevazione sulla vite (1998-1999, 2004-2005, 2009-2010) emerge un calo della quantità utilizzata di principi attivi (-8,6 per cento rispetto all’annata agraria 1998-1999), in corrispondenza di un aumento della superficie trattata.
Le aziende che effettuano questa tipologia di trattamenti di difesa fitosanitaria sono pari all’89,6 per cento del totale e, mediamente, trattano il 94,3 per cento della superficie coltivata a vite ( Figura 1). La dimensione media delle aziende che trattano la vite (0,6 ettari) è nettamente inferiore a quella delle aziende che non la trattano (1,7 ettari).

Figura 1. - Aziende vitivinicole e superficie a vite con o senza trattamenti
Annata agraria 2009-2010 (percentuale)

Trattamenti fitosanitari
Nell’annata agraria 2009-2010 l’89,4 per cento delle aziende vitivinicole ha eseguito trattamenti fungicidi, il 17,7 per cento interventi insetticidi e acaricidi, il 12,2 e il 5,9 per cento, rispettivamente, trattamenti erbicidi o diserbanti e misti.

In particolare, gli interventi fungicidi (87,5 per cento del totale dei trattamenti) risultano effettuati sul 97,8 per cento della superficie trattata, quelli insetticidi (6,9 per cento del totale dei trattamenti) sono praticati sul 37,5 per cento della superficie sottoposta a difesa fitosanitaria.
Il 3,3 per cento dei trattamenti è costituito da interventi erbicidi o diserbanti, praticati sul 36,6 per cento della superficie trattata, mentre il 2,3 per cento dei trattamenti misti è effettuato sul 46,5 per cento della superficie trattata.
Rispetto al periodo 2004-2005, a fronte di un lieve aumento della superficie trattata, si registra un incremento nel numero dei trattamenti, passati da 2,2 a 2,7 milioni (+25,9 per cento). I trattamenti fungicidi sono cresciuti del 15,1 per cento, gli insetticidi e acaricidi del 178 per cento, i misti del 162,5 per cento; nel periodo precedente non erano stati effettuati interventi erbicidi..

Nell’annata agraria 2009-2010 sono stati effettuati mediamente 12,28 trattamenti fitosanitari sulla superficie di base trattata; in particolare, sono stati riscontrati 10,56 trattamenti fungicidi, 3,12 trattamenti insetticidi e 1,88 trattamenti erbicidi.

 

Da quest’anno l’indagine viene effettuata in conformità al Regolamento (CE) n.1185/2009 del Parlamento e del Consiglio europeo del 25 novembre 2009 relativo alle statistiche sui pesticidi.
Tale regolamento nasce dall’esigenza, espressa nel Sesto programma comunitario di azione per l’ambiente, di ridurre l’impatto dei pesticidi, soprattutto di quelli impiegati in agricoltura, sulla salute umana e sull’ambiente.
La Commissione europea ha, quindi, riconosciuto la necessità di disporre di statistiche dettagliate, armonizzate e aggiornate sull’uso dei pesticidi a livello comunitario.

 

Sul sito http://agri.istat.it sono disponibili le tavole di dati