In Trentino i soci della Cooperativa Sant'Orsola ne raccolgono oltre 1.000 tonnellate ogni anno, circa un quinto della sua produzione di frutta. Sono tonde, a forma di cuore, croccanti, molto dolci e rispetto a quelle coltivate altrove in Italia si raccolgono da fine giugno ad agosto. Sono le gustose ciliegie tardive Sant'Orsola, che la Cooperativa di Pergine Valsugana (Tn), leader nazionale nella produzione di piccoli frutti, fragole e ciliegie tardive, ha deciso di celebrare ieri 13 luglio con una divertente giornata in compagnia di Paolo De Ceglie e Marco Motta.
La partecipazione dei giocatori della Juventus al Ciliegia Day Sant'Orsola rientra nella partnership fra la Cooperativa di Pergine Valsugana e Trentino Spa, sponsor ufficiale del club bianconero.
Direttamente dal ritiro di Pinzolo, il centrocampista e il terzino della Juventus hanno raggiunto l'Agritur Maso Tezza in località Telve – una delle aziende socie della Cooperativa che producono ciliegie – per partecipare a questo coinvolgente evento.
Dopo il saluto ai partecipanti di Silvio Bertoldi e Michele Scrinzi, rispettivamente presidente e direttore della Cooperativa Sant'Orsola, la parola è passata a Paolo Sambo, professore associato della Facoltà di Agraria dell'Università di Padova, che ha fornito ai partecipanti una interessante panoramica sulle caratteristiche della coltivazione del ciliegio di montagna. Fra i punti salienti del suo intervento, la presentazione dei primi risultati di una recente analisi sui valori nutrizionali e le proprietà antiossidanti delle ciliegie di montagna, che ha rivelato le peculiarità uniche di questi deliziosi frutti.
Momento clou della giornata, la divertente caccia al tesoro che ha messo alla prova gli ospiti sulla loro capacità di riconoscere, a partire da una filastrocca in rima, il tipo di piccolo frutto di cui si parlava. In palio, una ricca fornitura di prodotti Sant'Orsola.
"Le nostre ciliegie tardive sono un prodotto dalle caratteristiche uniche, frutto di un mix di fattori non replicabili altrove" ha commentato il direttore Michele Scrinzi. "Territorio, condizioni climatiche, competenza dei nostri soci: sono questi gli ingredienti che rendono i nostri frutti un prodotto dalle caratteristiche eccezionali".
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