Approfittiamo della sosta a La Morra per fare i conti in tasca al mondo della vitivinicoltura, per vedere di quali numeri stiamo parlando.
Nel 2007 sono stati coltivati circa 7,5 milioni di ettari di vite nel mondo, di cui circa 4,2 nell'Unione europea e 2,8 tra Francia, Spagna e Italia, i maggiori produttori. Numeri importanti ma negli ultimi vent'anni si sono persi 1,3 milioni di ettari di vite in Europa, mentre il resto del mondo è cresciuto di circa 650 mila ettari, soprattutto in Asia, particolarmente in Cina. Il calo delle superfici è stato in Europa anche conseguenza della razionalizzazione e riconversione dei vigneti, che si sono specializzati e riconvertiti in produzioni di qualità.
I tre vitigni più coltivati al mondo, per un totale di circa 650 mila ettari, Airen, Garnacha e Tempranillo sono spagnoli. Alla Francia spetta il primato nel numero delle DOC, con oltre 390, su una superficie di circa 530 mila ettari, con una media di 1340 errati di vite per DOC, mentre in Spagna le circa 60 DOC insistono su 580 mila ettari, per una media di 8500 ettari per DOC.
L'Italia ha uno sviluppo completamente diverso, con circa 350 DOC su una superficie di 250 mila ettari (660 Ha per DOC).
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Andamento della superficie vitata. Confronto Europa - Resto del mondo
Si consumano oggi nel mondo circa 230 milioni di ettolitri di vino, in forte calo rispetto ai 280 milioni di vent'anni fa, e le eccedenze produttive si possono calcolare in circa 50 milioni di ettolitri, dei quali oltre 20 vengono dall'Europa. Il consumo mondiale pro capite di vino diminuisce, passando da circa 5,8 a 3,5 litri, anche se le eccedenze in percentuale diminuiscono, scendendo dal 16% della produzione negli anni ottanta all'11% attuale.
Questo significa che la popolazione crescente non beve vino, mentre nelle zone di consumo tradizionale questo cala, passando, ad esempio in Italia, dagli ottanta litri a persona degli anni ottanta a meno di cinquanta dei nostri giorni.
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L'Italia è il primo produttore al mondo di vino, ed uno dei primi consumatori, con circa 30 milioni di ettolitri. Di questo circa 1,5 milioni di ettolitri vengono dalle importazioni, mentre ben 13 milioni di ettolitri vengono annualmente esportati.
La PLV legata al settore vitivinicolo italiano è quindi straordinariamente importante per la nostra bilancia agroalimentare.
Ma questo appare essere una anomalia, nell'economia internazionale, legata com'è ad una cultura e ad una tradizione che anche nel nostro paese sta cambiando, contagiata da stili di consumo improntati ad altri modelli.
Fattori religiosi, culturali, distributivi ed ambientali limitano la crescita dei consumi di vino, che da parte sua pare non riuscire ad adeguarsi ai nuovi modelli consumistici, restando legato più ai concetti del lusso e della raffinatezza più che a quello della piacevolezza e del ristoro.
Certo che tra i 50 litri annui del nostro paese ed i 3,5 della media mondiale c'è ampio spazio di crescita, ma se il nostro sistema non riesce a comunicare con sufficiente autorevolezza la propria presenza, rischia di farsi mettere ai margini da altri sistemi, magari qualitativamente meno qualificati, ma più adatti ad affrontare il mondo globalizzato.
I Viaggi del Fantic
Abbiamo intrapreso un tour "virtuale", una serie di incontri con alcune interessanti realtà della produzione vitivinicola italiana, presentati da Isagro Italia.
Lo scopo è quello di seguire le linee di sviluppo della viticoltura nazionale legata alla produzione di vini di qualità, ed alla loro commercializzazione. Il percorso toccherà numerose aree viticole italiane, dalle pendici delle Alpi fino a Pantelleria. Nelle puntate precedenti, disponibili nell'archivio de 'I Viaggi del Fantic', il tour è iniziato in Sicilia, per risalire fino alla valle del Caffaro, ai confini tra la provincia di Brescia e di Trento.
Toccheremo aziende di dimensioni e caratteristiche molto diverse con l'intento di vedere in quali modi un settore d'avanguardia come quello della nostra produzione vinicola si stia adeguando alle modifiche del mercato e come la competitività internazionale stia plasmando la nostra maglia aziendale.
Fantic è un marchio registrato da Isagro Italia.
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Fonte: Isagro Italia