“Da tempo le aziende zootecniche delle regioni agricole più produttive - ricorda Giambattista Merigo, presidente di Unicaa – si confrontano con il problema dell’utilizzo agronomico dei liquami prodotti in allevamento. Negli ultimi anni l’applicazione dei criteri di tutela ambientale previsti dalla direttiva comunitaria n. 91/676, nota al pubblico come “direttiva nitrati”, è divenuta sempre più stringente: è ormai tempo di fare di un problema un’opportunità e di dare corso a soluzioni aziendali altamente sostenibili sul piano ambientale”. L’aggiornamento, che riguarderà anche la procedura amministrativa per la presentazione della comunicazioni nitrati 2014, si svolgerà in collaborazione con la Federazione regionale degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia, con il supporto di Regione Lombardia e dell’Università degli Studi di Milano. L’approfondimento tecnico comprenderà la visita ad un impianto consortile di trattamento realizzato a Martinengo, in provincia di Bergamo.
“Al di là dei pur indispensabili adempimenti burocratici – sottolinea Danilo Pirola, direttore di Unicaa – la linea sostenuta da Unicaa in materia di nitrati rimane in ogni caso legata ad una prospettiva più ampia, che punta a valorizzare al meglio gli effluenti di allevamento sia dal punto di vista energetico che agronomico, al fine di incrementare contemporaneamente la sostenibilità e la competitività delle aziende zootecniche: la visita all’impianto Agroenergie Bergamasche, che avrà luogo nel pomeriggio del 20 novembre, ci consentirà di toccare con mano una riuscita esperienza in questa direzione”.
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Fonte: Unicaa