Tra i territori che meglio esprimono il valore della pataticoltura veneta ricade il bacino costituito dai terreni alluvionali lungo i fiumi Adige e Guà. Qui, grazie ai terreni argillosi rossi, si ottiene un prodotto di qualità con alte caratteristiche organolettiche e particolare colorazione e lucentezza della buccia, riconosciuto come "patata dorata".
Il comparto pataticolo della patata dorata sconta comunque gli stessi problemi, ritardi e criticità dell'intero settore, regionale e nazionale, legato agli alti costi di produzione e ad una bassa remunerazione del prodotto venduto.
In questo contesto nasce il Gruppo operativo Patadorata, che con il progetto "Patata dorata veneta: competitività e creazione di valore attraverso innovazioni varietali e tecniche di conservazione" ha cercato di creare valore aggiunto per il settore integrando i produttori agricoli all'interno della filiera, attraverso un confronto con il sistema commerciale e di trasformazione per individuare nuove varietà che potessero prestarsi alle necessità del mercato e che potessero garantire buone rese qualitative e quantitative negli areali oggetto della prova.
Le sette varietà individuate sono state testate in pieno campo per tre diverse annate agrarie (2018, 2019 e 2020). Nella prima annualità sono state coltivate in prova le varietà Twister, Sunshine, Anivia e Monique; nel secondo e terzo anno sono state ripetute le prove per Twister e Anivia e affiancate le varietà La Vie, Gaudi, Levante.
Il Gruppo operativo Patadorata ha testato sette varietà di patate in pieno campo per tre annate agrarie
(Fonte foto: Andrea Perlotto)
Al termine delle prove si sono potute distinguere le varietà consigliate per gli areali indicati nel progetto, da quelle non consigliate.
Varietà consigliate:
- Twister è resistente a peronospora e alternaria, si presta alla coltivazione in regime biologico. Nella terza annualità, che per condizioni atmosferiche e agronomiche risulta essere la più significativa, è arrivata a una produzione di circa 540 q/ha;
- Levante, con ciclo medio e con una produzione media di circa 550 q/ha, ha pezzatura regolare, forma ovale, buccia liscia, leggermente fine e di colore chiaro. Grazie al suo ciclo e alle caratteristiche manifestate risulta avere interessanti prospettive;
- Gaudi, varietà di buona produzione e con tuberi di buona forma e aspetto, ha buccia sottile che si danneggia con la raccolta meccanica e che ne riduce la possibilità di conservazione nel medio/lungo periodo. A causa di queste caratteristiche è consigliata per una coltivazione non professionale, che non preveda l'utilizzo delle moderne macchine per la raccolta meccanica;
- La Vie, ha pasta soda di colore giallo intenso, con ottime caratteristiche organolettiche. L'elevata tuberificazione rende difficile avere una pezzatura adeguata, la produzione media è di circa 400 q/ha. La varietà presenta ottime caratteristiche organolettiche, attualmente è in fase di ulteriore approfondimento per verificare la possibilità di aumentare la pezzatura dei tuberi.
La varietà Twister nella terza annualità è arrivata a una produzione di circa 540 q/ha
(Fonte foto: Andrea Perlotto)
Varietà non consigliate:
- Sunshine si prtesenta con forma allungata e un'alta quantità di ricacci secondari;
- Anivia, varietà a pasta bianca, ha manifestato buone rese nella terza annualità, ma è stata scartata al termine della prova in quanto non più riprodotta per sensibilità alla virosi PVX;
- Monique, seppure di buona qualità e con rese di circa 600 q/ha, per la forma troppo allungata, è difficilmente lavorabile in fase di calibrazione e confezionamento.
Visita la pagina dedicata a Patadorata o chiedi maggiori informazioni al contatto: patadorata@agriveneto.com
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Fonte: Agronotizie