Gerardo Alfani, presidente del Consorzio di tutela Nocciola di Giffoni Igp, ha dichiarato: "Il lavoro della cooperativa assolve, insieme a quello del Consorzio di tutela, alla più importante funzione dei prodotti tipici: creare valore aggiunto a favore delle aziende agricole del territorio di origine rendendole protagoniste del proprio sviluppo. Sono le aziende agricole i primi e veri titolari e beneficiari del marchio comunitario e la coop Tonda Giffoni a buon diritto può dire: siamo noi la nocciola di Giffoni”. Sica ha aggiunto: “Certamente senza la tenacia dei soci fondatori del Consorzio ed in particolare della cooperativa agricola Tonda Giffoni oggi, nel nostro territorio, mancherebbe questo importante elemento di sviluppo".
La cooperativa Tonda Giffoni, in forza dei risultati raggiunti in termini di fatturato e di numero di soci, ben 70, pari al 90% della produzione Igp sul mercato, è stata riconosciuta il 20 novembre 2017 dalla Regione Campania Organizzazione di produttori e sta sviluppando, a favore delle aziende agricole socie, importanti progetti per accrescerne la redditività e per il miglioramento della qualità del prodotto, puntando a concentrare l’offerta e ad assicurare sempre più la qualità e la tracciabilità del prodotto.
Il Consorzio di tutela Nocciola di Giffoni Igp, rinnovando l’esperienza del 2016, è stato presente dal 7 al 10 maggio 2018 al Cibus di Parma per trasmettere ulteriormente la conoscenza delle pregiate caratteristiche della Nocciola di Giffoni Igp: coltivata su circa 2600 ettari in 12 comuni della provincia di Salerno, da cui ogni anno sono forniti circa 7mila quintali di nocciole essiccate in guscio.
“Il Consorzio di tutela della Nocciola di Giffoni è impegnato, fin dalla sua costituzione, nelle attività di valorizzazione di questo straordinario prodotto espressione della ricchezza naturale del magnifico territorio dei monti Picentini - ha concluso Alfani -. Il Consorzio rappresenta il punto di raccordo fra le aziende agricole ed i confezionatori ed è stato l’elemento determinante per lo sviluppo del marchio e la sua affermazione anche nella grande distribuzione nazionale suscitando l’interesse anche di altri operatori che solo oggi, a seguito del successo del marchio comunitario, si sono accorti della sua valenza e se ne propongono come sostenitori”.