In principio erano le mele.
E' questa la principale referenza con cui il Consorzio Melinda ha iniziato tanti anni fa il suo percorso. Oltre 4 mila famiglie di frutticoltori, della Valle di Non e della Valle del Sole, che si sono riuniti per riuscire ad arrivare sul mercato. Oggi però le sole mele non bastano più, e così si è deciso di guardare ad altre produzioni. Tra tutte spicca il ciliegio, senza dimenticare la fragola ed i piccoli frutti.
AgroNotizie ha incontrato Andrea Fedrizzi, responsabile marketing di Melinda, per approfondire il tema delle ciliegie, in vista anche del Macfrut, che si terrà dal 14 al 16 settembre 2016 a Rimini.
"La stagione delle ciliegie appena conclusa - spiega Fedrizzi - ha fatto registrare grande soddisfazione ai frutticoltori del Consorzio Melinda. Complessivamente abbiamo raccolto 700 mila tonnellate, sfiorando il valore dell'anno precedente. Però il risultato economico è stato migliore rispetto al 2015, sia grazie all’aumento della domanda che alla scarsità di ciliegie disponibili sul mercato nel corso della stagione".
Quali varietà avete scelto e perchè le avete scelte?
"Qui, da metà giugno fino ai primi di agosto, nascono ben quattro varietà di ciliegie: Kordia, Regina, Ferrovia e Durone 3. Tutte diverse, ma ognuna inconfondibilmente unica. È per questo che, per quasi 3 mesi, possiamo garantire le ciliegie più fresche e naturali: per offrire ogni volta la qualità più alta, quella contraddistinta dal bollino Melinda. Esse sono accomunate da ottimo sapore ed elevata pezzatura, caratteristiche che in queste aree si esaltano. Il periodo in cui si raccolgono è per noi il migliore, con poco prodotto presente sul mercato ed elevati prezzi di vendita".
Il nuovo packaging scelto da Melinda per le proprie ciliegie
Cosa la rende così buona?
"La Val di Non è un ambiente a grande vocazionalità frutticola e dalle caratteristiche pedoclimatiche perfette per coltivare tante tipologie di piante, tra cui il ciliegio tardivo. La qualità è molto alta grazie anche alla copertura pressoché totale delle coltivazioni con teli antipioggia e reti anti-insetti. Queste hanno protetto i frutti durante tutta la stagione. Anche la fase successiva alla raccolta è stata determinante per aumentare la qualità del prodotto e per abbassare i costi di produzione. In primis l'utilizzo della nuova macchina selezionatrice, l’ultimo importante investimento del Consorzio Melinda. Inoltre la tecnologia hydro-cooling di cui dispone la nuova selezionatrice permette di aumentare in maniera importante la shelf life delle ciliegie".
Quali sono i pilastri della produzione di Melinda?
"La qualità è elemento fondamentale e imprescindibile per noi, visto che in Val di Non produrre costa di più che nelle altre zone d'Italia. Abbiamo scelto inoltre di intraprendere la strada della sostenibilità economica, ambientale, sociale ed etica. Ricordiamo ad esempio le celle ipogee che sono state create dal nostro Consorzio all’interno della miniera di Rio Maggiore nelle Dolomiti, per poter crioconservare naturalmente le mele prodotte. Questi elementi devono poi essere trasmessi correttamente al consumatore attraverso politiche di marca e di comunicazione utili al raggiungimento del nostro obiettivo".
Anteprima Plantgest a Macfrut 2016
Gli eventi sono promossi da Plantgest.com, una finestra sempre aperta sulle innovazioni varietali e tecniche in frutticoltura.
E' questa la principale referenza con cui il Consorzio Melinda ha iniziato tanti anni fa il suo percorso. Oltre 4 mila famiglie di frutticoltori, della Valle di Non e della Valle del Sole, che si sono riuniti per riuscire ad arrivare sul mercato. Oggi però le sole mele non bastano più, e così si è deciso di guardare ad altre produzioni. Tra tutte spicca il ciliegio, senza dimenticare la fragola ed i piccoli frutti.
AgroNotizie ha incontrato Andrea Fedrizzi, responsabile marketing di Melinda, per approfondire il tema delle ciliegie, in vista anche del Macfrut, che si terrà dal 14 al 16 settembre 2016 a Rimini.
"La stagione delle ciliegie appena conclusa - spiega Fedrizzi - ha fatto registrare grande soddisfazione ai frutticoltori del Consorzio Melinda. Complessivamente abbiamo raccolto 700 mila tonnellate, sfiorando il valore dell'anno precedente. Però il risultato economico è stato migliore rispetto al 2015, sia grazie all’aumento della domanda che alla scarsità di ciliegie disponibili sul mercato nel corso della stagione".
Quali varietà avete scelto e perchè le avete scelte?
"Qui, da metà giugno fino ai primi di agosto, nascono ben quattro varietà di ciliegie: Kordia, Regina, Ferrovia e Durone 3. Tutte diverse, ma ognuna inconfondibilmente unica. È per questo che, per quasi 3 mesi, possiamo garantire le ciliegie più fresche e naturali: per offrire ogni volta la qualità più alta, quella contraddistinta dal bollino Melinda. Esse sono accomunate da ottimo sapore ed elevata pezzatura, caratteristiche che in queste aree si esaltano. Il periodo in cui si raccolgono è per noi il migliore, con poco prodotto presente sul mercato ed elevati prezzi di vendita".
Il nuovo packaging scelto da Melinda per le proprie ciliegie
(Fonte immagine: © Melinda)
Cosa la rende così buona?
"La Val di Non è un ambiente a grande vocazionalità frutticola e dalle caratteristiche pedoclimatiche perfette per coltivare tante tipologie di piante, tra cui il ciliegio tardivo. La qualità è molto alta grazie anche alla copertura pressoché totale delle coltivazioni con teli antipioggia e reti anti-insetti. Queste hanno protetto i frutti durante tutta la stagione. Anche la fase successiva alla raccolta è stata determinante per aumentare la qualità del prodotto e per abbassare i costi di produzione. In primis l'utilizzo della nuova macchina selezionatrice, l’ultimo importante investimento del Consorzio Melinda. Inoltre la tecnologia hydro-cooling di cui dispone la nuova selezionatrice permette di aumentare in maniera importante la shelf life delle ciliegie".
Quali sono i pilastri della produzione di Melinda?
"La qualità è elemento fondamentale e imprescindibile per noi, visto che in Val di Non produrre costa di più che nelle altre zone d'Italia. Abbiamo scelto inoltre di intraprendere la strada della sostenibilità economica, ambientale, sociale ed etica. Ricordiamo ad esempio le celle ipogee che sono state create dal nostro Consorzio all’interno della miniera di Rio Maggiore nelle Dolomiti, per poter crioconservare naturalmente le mele prodotte. Questi elementi devono poi essere trasmessi correttamente al consumatore attraverso politiche di marca e di comunicazione utili al raggiungimento del nostro obiettivo".
Anteprima Plantgest a Macfrut 2016
Si parte dalla valutazione dei trend di mercato per poi risalire percorrendo tutta la filiera frutticola, nell’obiettivo di scoprire il pensiero dei protagonisti del settore sul passato, presente e futuro del comparto ortofrutticolo italiano.
Abbiamo ascoltato la voce di brand noti e produzione, ma cosa ne pensano i vivaisti italiani ed europei? Al Macfrut 2016 quattro mini-talk per ascoltare la loro opinione. Venite a seguirli nello stand 107 di Image Line presso il padiglione D5.
