Si tratta della tonda gentile trilobata delle Langhe, che in Italia viene commercializzata come nocciola del Piemonte Igp, la nocciola tonda gentile Romana, insignita dalla Dop nocciola Tonda Romana, e la cultivar nocciola tonda di Giffoni, che risponde alla Igp nocciola di Giffoni, prodotta in un ristretto areale della provincia di Salerno.
Cosa che ha attirato l’attenzione del ministero per le Politiche agricole e di alcuni europarlamentari italiani che hanno presentato un’interrogazione sulla possibile violazione dei regolamenti europei sulle Dop e le Igp: le cultivar, in questo caso, afferiscono interamente a produzioni tutelate.
Corrado Martinangelo, della segreteria politica del ministro Maurizio Martina, e originario dell’areale di produzione della nocciola di Giffoni, afferma: ”Ci sono segnali di contraffazione in Olanda per le nocciole italiane, a partire dalla tonda delle Langhe, fino alla Dop Romana e alla tonda di Giffoni. Ho interessato immediatamente l'onorevole Paolo De Castro e l'ufficio del ministero sulla repressione frodi che ha coinvolto sin da subito il Gruppo “Ex Officio" per i relativi provvedimenti in materia. Seguiamo la vicenda per salvaguardare le nostre tipicità”.
Paolo De Castro commenta: “L’Italia vanta il 12% della produzione internazionale di nocciole, una quota di mercato messa in discussione dallo stravagante comportamento olandese. La nocciola Igp di Giffoni coltivata in Olanda? È un paradosso, oltre che una violazione del regolamento comunitario. Per questo motivo ho presentato un'interrogazione alla Commissione europea per capire come sia stata possibile l'iscrizione della nocciola di Giffoni nel registro delle varietà vegetali coltivabili in Olanda”.
“Facciamo un esempio: la tonda di Giffoni è un vanto del nostro Paese e del territorio campano – sottolinea De Castro - è fra le varietà di nocciole italiane più pregiate e nel 1997 ha ottenuto il marchio Igp, riconoscimento indiscutibile della sua tipicità. Le caratteristiche che la rendono speciale sono infatti figlie del perfetto mix ambientale e climatico di una zona ben precisa della provincia di Salerno, situata tra la valle dell'Irno e la zona dei monti Picentini. I nostri prodotti vanno tutelati al massimo, perché il rischio di contraffazione è sempre dietro l'angolo”.