Riguardo il registro nazionale, sono 376 le varietà di vite che hanno prodotto talee innestate. La medaglia d'oro spetta al Glera con 15,4 milioni di unità, seguito da Pinot Grigio con 11,4 milioni e Sangiovese con 10,9 milioni di unità. Tra le varietà portainnesto si segnalano 140 Ruggeri e 1103 Paulsen, che hanno dato vita a circa il 77% del totale di talee franche prodotte.
Passando invece ai Registri di altri Paesi dell'Unione europea, le talee innestate (18,1 milioni), già conteggiate nel computo complessivo, appartengono a 177 varietà di uva da vino e da tavola, che non potendo essere utilizzate in Italia, vengono esportate nei paesi d'origine delle gemme utilizzate per la produzione della piantina stessa.
Le più innestate sono Macabeu e Airen, pari a circa il 27%. Friuli Venezia Giulia (60% del totale), Veneto (15% del totale), Puglia (7%), Sicilia (6%), Piemonte (5%) e Toscana (4%) si confermano le Regioni maggiormente produttive. Questi dati consentono di creare un database nazionale in grado di fornire un'informazione tempestiva sullo stato dell'arte ancor prima che si apra la fase della commercializzazione.
Un'informazione importante per i vivaisti, 500 dislocati in tutta Italia, che conoscendo l'effettiva disponibilità sull'intero territorio nazionale possono influenzare il mercato, stabilendo il prezzo di vendita ai viticoltori. Un aspetto importante anche per i produttori, che sanno così in anticipo quali viti e varietà sono state prodotte e sono così disponibili sul mercato.
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Fonte: Crea - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria
Autore: Lorenzo Pelliconi