Ne è convinto Gerhard Dichgans, direttore del Consorzio Vog, a cui abbiamo chiesto di approfondire alcuni tematiche relative al presente e al futuro del comparto melicolo.
Quali sono le aspettative produttive melicole 2014?
"Con un anticipo di dieci giorni sul 2013, è iniziata a metà agosto la nuova campagna commerciale 2014, con la raccolta delle prime Royal Gala. Si va delineando un raccolto pieno non soltanto nella regione delle Alpi e in Italia, ma anche nelle maggiori zone di produzione nel resto d’Europa.
La produzione nei 28 paesi dell'Unione Europea non raggiungerà la soglia delle 12 milioni di tonnellate, ma si tratterà comunque del più abbondante raccolto degli ultimi anni. In particolare in Polonia ci si attende un volume record di 3,5 milioni di tonnellate, che in seguito al divieto di importazione di prodotti alimentari e - in specifico - della frutta europea imposto dalla Russia costituisce il maggiore fattore di incertezza nella commercializzazione nella stagione autunnale.
Stimiamo che in Alto Adige/Südtirol avremo un raccolto di poco inferiore alle 1,2 milioni di tonnellate, circa il 9% in più rispetto a quello dello scorso anno. Dobbiamo ricordare che 2012 e 2013 sono state due stagioni di produzione medio scarsa, e che dunque si ritorna ad una raccolto pieno, comparabile a tutti gli effetti al 2011.
Siamo molto soddisfatti dell'ottima qualità delle mele finora raccolte, della colorazione e della pezzatura".
Per ogni momento la mela giusta. Le mele offrono una grande varietà di colori e aromi. Ce n’è per tutti i gusti.
Come si è avviata la commercializzazione, in queste prime settimane della campagna 2014/2015?
"Abbiamo - ed è una buona sorpresa - numerose richieste già dalle prime settimane di agosto per Royal Gala. Problemi nel passaggio dalle mele importate a quelle fresche di produzione europea non ce ne sono stati. I prezzi bassi registrati sul finire dell'ultima stagione rappresentano per i nostri clienti un forte stimolo per un rapido avvicendamento. La pressione commerciale che si viene a creare ogni anno durante le settimane della raccolta inoltre ha contribuito a far iniziare la stagione con slancio. Ritengo che ciò rappresenti il migliore presupposto per riuscire a rispettare i piani di vendita, e per raggiungere una situazione di tranquillità con l'inizio del 2015.
Sul mercato pesa però il fattore di incertezza del divieto imposto dalla Russia sull’importazione di frutta e verdura dall’Europa.
Il protrarsi di questa situazione può mettere in discussione il fragile equilibrio del mercato delle mele europee, anche in vista dell'elevata produzione nel Continente. D'altra parte la Russia dovrà comunque provvedere a sostituire le mancate importazioni dalla Polonia e dall'Europa con prodotti provenienti da altri paesi o continenti. E qui potrebbero entrare in gioco la Cina, la Serbia, la Turchia e, a partire dalla prossima primavera, acquisti dai Paesi dell'emisfero sud. Ciò significa che tali quantità saranno sottratte ad altri mercati. Si avrà, quindi, uno spostamento globale dei flussi di merce dove non è ancora chiaro chi uscirà vincitore o sconfitto. Già oggi è comunque possibile trarre una conclusione, e cioè che - con un raccolto europeo che occuperà sempre più spazio sui mercati continentali - in futuro la produzione di oltreoceano avrà difficoltà crescente ad entrare sui mercati della vecchia Europa, con la necessità di cercare alternative negli altri continenti, Russia inclusa".
Interessante è l'apertura di nuovi mercati e di nuovi consumatori. Quali sono i Paesi maggiormente interessati dall'export altoatesino?
"I nostri mercati principali all’estero sono la Germania, i Paesi Scandinavi, l’Inghilterra, la Spagna. In questi ultimi anni, stiamo consolidando la nostra presenza in Nord Africa e Egitto, dove abbiamo aumentato considerevolmente il nostro volume d’affari. Abbiamo completato la rete di distribuzione della marca Marlene® - già presente in Libia e Algeria – aggiungendo un nuovo partner in Marocco".
Quali sono le novità in fatto di sperimentazione e ricerca di nuove varietà?
"Gli assi principali su cui ci siamo mossi negli ultimi anni sono il rinnovo clonale delle varietà classiche come Royal Gala e Red Delicious, e l’investimento in nuove varietà di mele dalle caratteristiche organolettiche eccezionali e differenti.
In questo contesto, le nostre ultime due novità presentate sul mercato italiano e spagnolo sono Kanzi® e Jazz®: tutte e due sono - guarda caso - un incrocio di Gala e Braeburn, anche se le caratteristiche sono ben distinte. Grazie agli impianti effettuati negli anni passati, il raccolto è in crescita, e potremo intensificare nel 2014/2015 la distribuzione sul territorio nazionale ed europeo di queste due mele. Inoltre, abbiamo messo a dimora le prime piante di una promettente varietà: sto parlando di Scilate*, di proprietà di Enza e commercializzata sotto il marchio Envy®, che offre qualità organolettiche eccezionali e della quale parleremo in occasione di Interpoma, il prossimo novembre".