Tutte le cooperative, infatti, si sono dotate di un impianto fotovoltaico che attualmente aiuta loro a risparmiare una grande parte dell’energia impiegata per lo stoccaggio delle mele. In totale si tratta di impianti fotovoltaici che sono in grado di produrre energie pulite e rinnovabili per un totale di 7,8 milioni di kWh all’anno, riducendo le emissioni di CO2 di circa 4.680 tonnellate.
"In una realtà dove le tematiche legate all’ambiente e alla sua tutela si fanno sempre più importanti e decisive per il futuro - nota Vip - diventa di fondamentale importanza l’impegno sia dei singoli ma anche delle aziende affinché l’impatto ambientale dovuto alla produzione, allo stoccaggio, alla lavorazione ed al trasporto, sia il più contenuto possibile".
Sette cooperative e 1.750 produttori compongono le fasi di una filiera che si articola per 12 mesi e che concorre a portare le mele sulle nostre tavole: ogni singolo “gesto”, dall’irrigazione alla raccolta, dalle vasche di cernita allo stoccaggio in cella, dalla scelta dal packaging al trasporto, è stato analizzato nel dettaglio per studiare quanto incide la produzione di mele sulla risorse naturali, in termini di acqua impiegata, energia utilizzata e gas serra emessi.
A testimonianza dell’impegno volto alla limitazione delle emissioni di CO2 nell’ambiente, Vip e le maggiori organizzazioni di produttori di mele italiani che fanno capo ad Assomela, hanno ottenuto la certificazione Epd, ovvero "Dichiarazione ambientale di prodotto", uno schema di certificazione volontaria di valenza internazionale che verifica ogni singola fase della filiera, dalla produzione, al confezionamento fino alla commercializzazione, per cercare di tradurre fedelmente in termini numerici quante risorse naturali siano necessarie ad ogni fase produttiva delle mele.
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Fonte: VI.P. - Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta