Al via il bando del Piano corilicolo nazionale per il triennio 2010-2012, nato dall'esigenza di affrontare le molteplici problematiche che negli ultimi anni si sono venute a creare nel comparto. Il Piano approvato nell'aprile scorso dalla Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome è frutto del lavoro svolto dal Tavolo di filiera sul nocciolo, istituito nel 2009 presso il Mipaaf, con la partecipazione delle quattro Regioni corilicole italiane (Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia), delle organizzazioni professionali e degli organismi rappresentativi del settore.

Obiettivo cardine del Piano è la promozione dell'innovazione di processo e il miglioramento della qualità del prodotto all'interno del comparto, unica strada per contrastare l'agguerrita concorrenza internazionale (proveniente principalmente dalla Turchia).

Sul piatto il ministero ha messo 2,3 milioni di euro per l'iniziativa, che si articola in due categorie di intervento: settore della ricerca, della comunicazione e dei servizi e settore della qualità ed innovazione nel processo produttivo.

 

Nell'ambito della prima categoria sono state inserite le seguenti iniziative:

• estensione d'impiego e sviluppo di nuove molecole per la difesa del nocciolo (Cra-Patologia Vegetale di Roma)

• istituzione di un Osservatorio dei prezzi, statistica e data-base (presso l'Ismea, connesso in rete con i Centri studi sul nocciolo regionali già esistenti)

 

Per la seconda categoria di intervento sono state previste le seguenti priorità:

• sviluppo della qualità e dell'innovazione di processo agendo su tutte le fasi della filiera

• marketing, valorizzazione e promozione dei 'territori della nocciola'

 

Il bando si rivolge a organizzazioni dei produttori e altre forme di rappresentanza degli operatori del settore, enti di ricerca ed altri soggetti della filiera.

Per salvaguardare la regionalità della produzione ciascuna delle quattro regioni corilicole italiane deve poter entrare in almeno un progetto, anche se non sono esclusi progetti interregionali.

I progetti saranno esaminati da una Commissione ministeriale di valutazione che stilerà una graduatoria dei progetti idonei, costruita secondo i punteggi previsti dal bando.

Lo stanziamento complessivo è di 1,8 milioni di euro; ciascun progetto regionale non può superare l'importo di 375 mila euro, con un contributo pubblico dell'80% (max 300mila euro). Il massimale per progetti interregionali è di 625 mila, con un contributo max di 500 mila euro.

Per scaricare il bando integrale clicca qui.