Entrata in vigore il primo gennaio 2018, la Mother Regulation (o Regolamento 167/2013) ha stabilito nuove norme per la realizzazione e l'omologazione di trattori, rimorchi e attrezzi trainati in Europa, fornendo prescrizioni precise attraverso cinque Regolamenti Delegati. Dal 2018 a oggi il servizio tecnico di FederUnacoma si è impegnato da un lato a chiarire agli operatori del settore come applicare la normativa europea in Italia, dall'altro a formulare proposte di emendamento dei Regolamenti Delegati per renderli più aderenti alla realtà della meccanizzazione agricola.

 

L'ultimo frutto di questo lavoro, portato avanti dalla Federazione insieme al Cema, è il nuovo Regolamento delegato 2025/1117 che - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 12 giugno 2025 - emenda i Regolamenti Delegati 2015/68 e 2015/208 della Mother Regulation (MR), accogliendo alcune proposte delle associazioni dei costruttori di macchine agricole.

 

"Circa due anni e mezzo fa abbiamo presentato un cospicuo pacchetto di emendamenti ai Regolamenti delegati, più semplici da modificare rispetto alla Mother Regulation - ci spiega Lorenzo Iuliano del servizio tecnico di FederUnacoma. Tuttavia la Commissione europea, avendo sempre meno tempo per occuparsi di queste tematiche, ci ha chiesto di snellire il pacchetto. Dunque abbiamo selezionato solo le tematiche da revisionare con maggiore urgenza, sottoponendole al funzionario della Commissione Krisztian Uhlik che è riuscito a inserirle nel Regolamento delegato 2025/1117".

 

Le novità del Regolamento 2025/1117

Il Regolamento delegato introduce modifiche che - secondo Iuliano - "pur essendo piccole, cambiano sensibilmente la disciplina omologativa dei mezzi agricoli, consentendole di stare al passo con le ultime opportunità tecnologiche in modo da garantire maggiore sicurezza agli agricoltori europei, nonché la transizione più veloce verso un parco macchine più performante e sostenibile".

 

Emendando il Regolamento delegato 2015/208, il nuovo testo permette: 

  • l'omologazione in serie dei trattori elettrici o ibridi;
  • l'utilizzo dei nuovi regolamenti ECE 148, 149 e 150 per l'omologazione europea.

In più, con la modifica del Regolamento delegato 2015/68, sono consentiti:

"FederUnacoma ha richiesto con forza soprattutto l'emendamento riguardante i trattori elettrici o ibridi e quello riguardante l'accoppiamento degli impianti frenanti" chiarisce Iuliano. Esaminiamo punto per punto cosa cambia ora per i produttori e gli utilizzatori dei mezzi agricoli MR.

 

Trattori elettrici o ibridi, immissione sul mercato più semplice

Prima della pubblicazione del Regolamento 2025/1117, i produttori avevano un unico appiglio normativo per omologare i trattori ad alimentazione elettrica o ibrida: l'articolo 35 della Mother Regulation relativo a Deroghe per nuove tecnologie o nuove concezioni. Secondo tale articolo, "Il costruttore può chiedere un’omologazione UE relativa a un tipo di veicolo, di sistema, di componente o di entità tecnica indipendente comprendente nuove tecnologie o concezioni incompatibili con uno o più atti elencati nell’allegato I e l'autorità di omologazione rilascia l’omologazione UE, purché vengano soddisfatte determinate condizioni".

 

"L'articolo 35 è però piuttosto complesso da applicare, perché il rilascio di un'omologazione UE con deroga per nuove tecnologie o concezioni è subordinato all’autorizzazione della Commissione. In attesa dell’autorizzazione, l’autorità competente può comunque rilasciare un’omologazione UE, ma provvisoria e valida solo nello Stato membro in cui opera - specifica Iuliano. In alternativa, il produttore chiede la deroga allo Stato membro e ottiene un'omologazione nazionale, con il limite di dover ripetere l'iter in ogni paese in cui vuole commercializzare il trattore elettrico o ibrido".

 

Ora il nuovo Regolamento 2025/1117 modifica l'allegato XXIV del Regolamento delegato 2015/208 stabilendo che "tutti i veicoli di categoria T o C (trattori gommati o cingolati, Ndr) puramente elettrici, ibridi elettrici e che forniscono energia elettrica in una classe di tensione compresa tra oltre 60 volt e 1.500 volt (Corrente continua) o tra oltre 30 volt e 1.000 volt (Corrente alternata) devono soddisfare i requisiti di cui all’allegato IV del Regolamento delegato 3/2014, che completa il Regolamento 168/2013 in merito ai requisiti di sicurezza funzionale per l’omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli".

 

In sostanza, ora i produttori possono omologare in serie i trattori elettrici o ibridi usando il nuovo testo al posto dell'articolo 35: l'iter omologativo risulta più semplice e i tempi per l'immissione sul mercato più brevi, a tutto vantaggio degli utenti finali. "Oggi è possibile omologare tutti i tipi di trattori elettrici e ibridi, funzionanti su vari range di tensione. Abbiamo chiesto che fosse inserita la definizione più inclusiva possibile per poter coprire praticamente qualsiasi tipo di mezzo agricolo con un motore elettrico o ibrido" sottolinea Iuliano.

Il vantaggio sarà immediato per i costruttori di trattori o sollevatori telescopici - come Fendt, Merlo, Faresin e Manitou per citarne alcuni - che già producono in serie modelli elettrici o ibridi.

 

Regolamenti UNECE: nuove possibilità di omologazione 

Il Regolamento 2025/1117 integra anche l'allegato I del regolamento delegato 2015/208 con l'aggiunta dei nuovi regolamenti UNECE 148, 149 e 150. I tre regolamenti contengono le caratteristiche tecniche necessarie per omologare, rispettivamente, i dispositivi di segnalazione luminosa, i dispositivi di illuminazione della strada e i dispositivi retroriflettenti, destinati ai trattori e agli altri mezzi agricoli MR.


"I regolamenti UNECE 148, 149 e 150 accorpano una serie di altri regolamenti UNECE, ma finora non erano stati inclusi nella Mother Regulation. Dunque c'era il rischio che i dispositivi omologati secondo i tre regolamenti non venissero accettati dalle autorità competenti. Ora la citazione dei regolamenti UNECE 148, 149 e 150 nero su bianco facilita il lavoro dei produttori, mentre per gli utenti finali non cambia nulla" commenta Iuliano. 

 

Trattori nuovi e rimorchi vecchi possono ancora uscire insieme

Passiamo alle modifiche del Regolamento delegato 2015/68. Questo - prima dell'arrivo del nuovo Regolamento - imponeva lo stop, a partire dal primo gennaio 2025, all'immissione sul mercato di trattori nuovi con sistemi di frenatura a singola linea idraulica.

"Già prima del 2025 i trattori potevano avere l'impianto frenante a singola linea idraulica solo in aggiunta a un sistema pneumatico o a doppia linea idraulica - precisa Iuliano. Tuttavia, da quest'anno, sarebbe stato impossibile collegare ai trattori nuovi i rimorchi pre esistenti con sistemi frenanti idraulici a singola linea, ancora diffusi e commercializzati in Italia e in altri paesi del Sud Europa" precisa Iuliano.

 

Il Regolamento 2025/1117 emenda l'allegato XIII del Regolamento delegato 2015/68 stabilendo che la linea di comando idraulica del trattore può funzionare come collegamento idraulico a linea singola purché le pressioni generate sul connettore rispettino determinate condizioni.

Per garantire un accoppiamento sicuro, i trattori nuovi dovranno montare adattatori o valvole intelligenti sui sistemi frenanti a doppia linea per il collegamento ai sistemi frenanti a singola linea dei rimorchi. Le valvole intelligenti sono in grado di adattare in automatico il loro funzionamento in base al tipo di freno del rimorchio e quindi sono utilizzabili con diversi rimorchi.

 

"Noi volevamo fare di più e abbiamo chiesto di prevedere anche la possibilità di collegare rimorchi nuovi con trattori vecchi tramite adattatori. La Commissione, però, ha considerato tale proposta non urgente e quindi l'emendamento, per ora, non è andato in porto" prosegue Iuliano.

 

Infine, il nuovo testo modifica la definizione di veicolo rimorchiato con timone rigido inserita nel Regolamento delegato 2015/68, eliminando la frase "il dispositivo di traino da usare per un complesso di veicoli non deve essere costituito da un perno di accoppiamento e da una ralla".

"Di fatto, oggi si è aperto alla possibilità di omologare in Mother Regulation rimorchi di tipo dolly dotati di ralle, mezzi abbinabili tramite perni di accoppiamento anche ai camion stradali - puntualizza Iuliano. Questa novità dovrebbe garantire una maggiore flessibilità nella gestione di grandi convogli agricoli, diffusi in Nord Europa, ma genera complicazioni omologative che sono ancora da chiarire".

 

Revisione Mother Regulation, quale strada percorrere?

Nonostante le novità introdotte dal Regolamento 2025/1117, la Mother Regulation e i suoi Regolamenti delegati sono suscettibili di ulteriori revisioni. FederUnacoma e Cema si stanno interrogando su come procedere per portare avanti le loro istanze presso la Commissione europea.

 

"Abbiamo sostanzialmente due possibilità: presentare un quarto pacchetto di emendamenti per la modifica dei Regolamenti delegati oppure promuovere una revisione completa della Mother Regulation - sostiene Iuliano. La prima opzione ci permetterebbe di raggiungere dei risultati, seppure parziali, entro un paio d'anni, mentre la seconda richiederebbe molto più tempo, almeno 6-7 anni. In ogni caso, è fondamentale portare avanti un'interlocuzione costante con la Commissione per far sì che il legislatore continui ad ascoltarci e non perda di vista le esigenze della meccanizzazione agricola".